La cumulabilità di Naspi e Dis-Coll con i redditi da lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo è permessa, ma attenzione alla condizione da rispettare.
L’Inps ha diramato un documento chiarificatore in seguito all’ampliamento della no tax area, derivante dalla riforma del decreto legislativo n. 216/2023, che comporta una riduzione dell’IRPEF per il 2024. Con questo provvedimento cambia la soglia di cumulabilità. Entriamo nel dettaglio, alla luce di questa comunicazione che sta arrivando a una vasta platea di contribuenti.
La cumulabilità di Naspi e Dis-Coll con i redditi da lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo è permessa a condizione che il reddito conseguito non superi il minimo esente da imposizione fiscale. Nel caso della Dis-Coll, tale cumulabilità è concessa solo in presenza di lavoro parasubordinato o autonomo. Ovviamente, come sempre accade quando parliamo di questi temi, vi consigliamo sempre di rivolgervi a professionisti del lavoro e fiscali o magari ai CAF, vista la complessità dell’ordinamento. Ma preliminarmente possiamo dire qualcosa.
È responsabilità dell’interessato comunicare preventivamente all’Inps, entro trenta giorni dall’inizio dell’attività, il reddito presunto che otterrà. In questo caso, la prestazione viene ridotta del 80% dei compensi preventivati, proporzionalmente al tempo tra l’inizio dell’attività e la fine del periodo di percezione della prestazione, se antecedente alla fine dell’anno. La riduzione è soggetta a conguaglio automatico al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Secondo quanto specificato nel messaggio n. 1414/2024, la soglia di cumulabilità di Naspi e Dis-Coll con i redditi da lavoro dipendente o parasubordinato aumenta da 8.173,91€ a 8.500€ a partire dal 2024. Secondo quanto spiegato dall’Inps, per il 2024 il limite di reddito da lavoro dipendente o parasubordinato, che consente il cumulo con Naspi e Dis-Coll, aumenta a 8.500€ (rispetto ai precedenti 8.173,91 euro validi per il 2022 e il 2023).
Questo è il risultato della riforma fiscale contenuta nel decreto legislativo n. 216/2023, che ha anche aumentato da 1.880 a 1.955€ la detrazione per il lavoro dipendente, allineandola a quella dei pensionati, e ampliando la no tax area per il lavoro dipendente.
Non vi sono variazioni per quanto riguarda la soglia di reddito da lavoro autonomo, che rimane pari a 5.500€ annui. L’Inps ricorda infine che le prestazioni di lavoro occasionale sono compatibili e cumulabili con Naspi e Dis-Coll fino a un limite di 5.000 euro, senza la necessità di comunicare all’Istituto il reddito annuo presunto.
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