La pasta è un alimento che si può introdurre nella dieta anche quando si cerca di perdere peso. Basta conoscere i condimenti da utilizzare.
Se una dieta richiede troppi sacrifici non si porterà mai a termine. Per dimagrire con il sorriso bisogna conoscere cosa dice la scienza. Rinunciare ad un piatto di pasta è un sacrificio troppo grande per gli italiani. Il simbolo della cucina italiana non può essere messo da parte ed eliminato dalla dieta neppure se l’intento è perdere peso.
Idea comune è che la pasta faccia ingrassare e di conseguenza è il primo cibo da eliminare quando si deve dimagrire. Tale credenza è sbagliata, la pasta si può mangiare ma con consapevolezza e tenendo conto della quantità, degli abbinamenti e della frequenza.
Da preferire la versione integrale. Le calorie sono le stesse della pasta raffinata – 300/350 per 100 grammi – ma la velocità di assimilazione è differente. La pasta integrale, infatti, ha un rilascio più lento degli zuccheri incidendo meno sulla glicemia e, inoltre, contiene più fibre che aumentano il senso di sazietà. Ma quante volte a settimana va mangiata?
A far ingrassare non è la pasta in sé quanto piuttosto l’abbinamento con particolari condimenti e la quantità assunta. Da evitare pancetta, panna e tutti gli ingredienti che fanno aumentare notevolmente l’apporto calorico.
Da preferire l’olio extra vergine di oliva al burro. Ottimo anche l’abbinamento con i legumi come fagioli, ceci, lenticchie e piselli che garantiscono il giusto apporto di amminoacidi essenziali con proteine. Sessanta grammi di pasta e 40 di legumi è l’accostamento perfetto.
Si consiglia, poi, di consumare pasta tre volte a settimana e a pranzo piuttosto che a cena. Si potranno, così, smaltire le calorie assunte nel pomeriggio. Se si fa sport tre giorni a settimana, ad esempio, è bene scegliere gli stessi giorni per mangiare il piatto di pasta durante il pranzo.
Un altro trucchetto per non ingrassare è mangiare verdure crude prima della pasta. Un centrifugato di verdure ha un alto potere saziante essendo ricco di fibre e acqua e, così, si limiterà il consumo di pasta.
In relazione agli abbinamenti è sconsigliabile associare la pasta al pane, alle patate o altri carboidrati per non aggiungere calorie alle calorie ed evitare problemi nella digestione dato che ogni carboidrato ha un tempo differente di digestione. In conclusione, la pasta va mangiata con condimenti poco calorici, per tre volte a settimana riducendone la quantità.
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