Occhio al PUC sul certificato medico per la malattia sul lavoro 2024: se non tenete d’occhio questo dettaglio, potreste finire in guai seri.
Tra i tanti diritti di cui possono godere tutti i lavoratori con un contratto da dipendente in Italia, uno dei più importanti è il periodo di malattia sul lavoro, che dà la possibilità, previa esibizione del certificato medico, di godere di uno o più giorni di riposo a casa retribuiti.
Per goderne a tutti gli effetti, però, bisogna tenere sempre d’occhio alcuni importanti fattori. In particolare nel 2024, infatti, sono state introdotte alcune novità che potreste esservi persi, che in realtà giocano un ruolo decisivo per poter ricevere lo stipendio anche nei giorni di malattia.
Fate attenzione al PUC sul certificato: se non tenete d’occhio questo dettaglio potreste finire in guai seri senza che nemmeno lo sapevate. Le novità sono state spiegate nel dettaglio dall’INPS, così non avrete più alcun dubbio.
Se avete il bisogno di prendere un periodo di malattia sul lavoro nel 2024, dovete stare attenti ad alcuni dettagli riguardanti il certificato medico, che – ricordiamo – va richiesto entro due giorni dall’insorgere dei sintomi e dall’effettiva indisponibilità a lavorare presso il proprio medico curante o in ospedale con una visita per capire l’entità della malattia. Questo documento va poi presentato secondo le direttive aziendali.
Uno degli elementi fondamentali da dover sempre comunicare è il numero di protocollo univoco del certificato., conosciuto anche come PUC, che di solito si trova nella parte alta del certificato. Si tratta di una dicitura che dà modo al datore di lavoro e all’INPS di identificare il singolo evento collegato al lavoratore. Dunque un dato indispensabile e su cui dovreste riporre la vostra attenzione per evitare di finire in guai seri.
Il datore di lavoro, utilizzando questo numero di protocollo, ha modo di trovare il certificato medico e di scaricarlo nell’apposita sezione del sito dell’INPS così che la retribuzione vi possa venire regolarmente fornita in busta paga il mese successivo senza che andiate a perdere nemmeno un euro. Ricordiamo che dal 2010 il certificato di malattia viene inviato direttamente in via telematica all’INPS dal medico curante.
Una decisione pensata per sostituire i documenti cartacei, ma nonostante questo al lavoratore viene rilasciata la copia cartacea, che deve essere prontamente consegnata al datore di lavoro. Qui non vi è riportata la diagnosi, ma esclusivamente i giorni di assenza concordati.
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