L’INPS ha comunicato i nuovi importi per le indennità di malattia, di maternità e paternità: ecco tutte le cifre per l’anno 2024.
Con la circolare 61 del 6 maggio 2024, l’Istituto ha indicato i nuovi importi per le prestazioni di malattia, maternità, paternità e congedo parentale. Inoltre, l’INPS ha comunicato quanto bisognerà versare per assegni familiari e per la degenza a tutti i lavoratori iscritti alla gestione separata. Nella nota sono presenti altresì i nuovi importi relativi all’anno 2024 per la l’assegno di maternità dei Comuni e dello Stato per quanto concerne i lavoratori atipici e discontinui.
Il comunicato parla di un’altra cosa molto importante, ossia dei nuovi limiti di reddito ai fini dell’indennità del congedo parentale nei casi previsti dall’art. 34, c. 3, del D.Lgs. 151/2001 e degli importi massimi dell’indennità economica e dell’accredito figurativo per il congedo riconosciuti in favore dei familiari di disabili gravi.
Altro fondamentale dato comunicato concerne il nuovo limite minimo di retribuzione giornaliera (con relativo calcolo delle contribuzioni) ai lavoratori dipendenti. Secondo quanto rivelato, i lavoratori soci godranno di trattamenti previdenziali con un valore minimo giornaliero pari a 56,87 euro. Per i lavoratori agricoli a tempo determinato il limite minimo è di 50,59 euro.
Per i cosiddetti piccoli coloni e per i compartecipanti familiari, le prestazioni relative a maternità e paternità saranno liquidate sulla base del reddito medio giornaliero, così come succede già dal 2011. Mentre il limite di retribuzione, per ora, è ancora pari a 61,98 euro (ci saranno ancora discussioni con i sindacati in merito).
L’INPS ha chiarito anche i nuovi termini economici rivolti a lavoratori autonomi per ciò che concerne maternità e paternità. C’è una nota anche sull’indennità per congedo parentale delle lavoratrici autonome. Dopodiché si parla dell’indennità per l’interruzione della gravidanza. Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli la somma è pari a 50,59 euro. Per gli artigiani è di 56,87.
La somma minima per i commercianti è 56,87 euro. Per i pescatori è 31,60 euro. L’INPS ha poi rivelato a quanto ammonterà la liquidazione per i lavoratori all’estero e i lavoratori stranieri. Per i primi la liquidazione si calcola sulle retribuzioni convenzionali. E lo stesso vale anche per malattia, maternità, paternità, et cetera. Per secondi, cioè per i lavoratori del settore domestico e famigliare, si parla di retribuzioni pari a 8,33 euro fino a 9,40 per gli orari minimi.
Il minimo è di 6,06 euro per i rapporti di lavoro con orario superiore alle 24 ore settimanali. Per i liberi professionisti, cioè per i soggetti non assicurati o collegati ad altra forma di previdenza obbligatoria, c’è un nuovo minimo sindacale mensile che è di 400,6 euro. Per i lavoratori sportivi dell’area del dilettantismo è di 400,6 euro mensili, Per i collaboratori il minimo va da 414 euro circa a 517,46.
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