Nulla sfugge alle normative europee: a breve verrà stravolto anche il nostro modo di fare colazione. Vediamo insieme cosa cambierà.
La colazione è il pasto più importante della giornata? Secondo l’Unione europea sicuramente sì. Infatti è intervenuta con una nuova normativa che riguarda proprio la colazione. C’è chi la salta e chi non può farne a meno. La colazione da sempre divide in due il mondo.
C’è poi chi la preferisce salata a base di uova, formaggi e salumi e chi non potrebbe immaginare di iniziare la giornata senza cappuccino e brioche. Ad ognuno le sue preferenze insomma. L’Europa, tuttavia, ha deciso di emanare una nuova normativa per regolamentare anche il primo pasto del giorno. I cambiamenti saranno importanti e incisivi e riguarderanno alcuni dei prodotti che quasi tutti siamo soliti consumare a colazione.
Colazione: ecco cosa cambierà
Nuova direttiva europea sui prodotti da colazione. L’Unione europea ha ritenuto opportuno fare chiarezza circa alcuni prodotti che tutti o quasi siamo soliti consumare al mattino. Vediamo come verrà stravolto il primo pasto della giornata.
Tra i prodotti più consumati da noi italiani a colazione ci sono sicuramente le marmellate e le confetture, il miele e i succhi di frutta. Gran parte di noi, infatti, al mattino ama gustare biscotti o fette biscottate ricoperte da uno strato di marmellata o di miele e bere un succo di frutta prima di uscire di casa per andare a lavoro. E siamo soliti far consumare questi prodotti anche ai nostri figli ritenendoli prodotti sani in quanto a base di frutta.
Quando li acquistiamo ci basiamo soprattutto su due fattori: il nostro gusto personale e il prezzo. Nei supermercati si può trovare un’ampia scelta sia di confetture che di succhi di frutta che di varietà di miele. C’è un elemento che ben pochi osservano: la provenienza. Quando acquistiamo una marmellata di arance, siamo sicuri che le arance provengano dalla Sicilia? Spesso lo diamo per scontato ma non è affatto così.
L’Unione europea è intervenuta con una nuova normativa che obbliga ad indicare sulle etichette delle marmellate, delle confetture e del miele l’origine di provenienza. Molto spesso, infatti, questi prodotti sono realizzati con materie prime provenienti dall’estero: da altri paesi europei o, addirittura, da paesi extraeuropei. Nulla di particolarmente strano insomma: con l’olio extravergine d’oliva funziona così già da anni.
Questo permetterà di evitare truffe, contraffazioni e, soprattutto, darà al consumatore le giuste informazioni per consentirgli di fare una scelta consapevole. Ma non è tutto. Da ora in avanti sulle marmellate, le confetture e i succhi di frutta sarà obbligatorio anche specificare se, oltre agli zuccheri naturalmente presenti nella frutta, ne sono stati aggiunti altri come lo zucchero bianco o di canna o di cocco o dolcificanti di vario tipo.