Un bonus da 300 euro che si può moltiplicare tante volte: l’iniziativa è dedicata ai lavoratori autonomi come sostengo al reddito.
300 euro di bonus, ma da moltiplicare, ed erogati sotto forma di contributi diretti. Il nuovo sostegno ai lavoratori autonomi si articolerà in base ai vari titoli e alle tipologie di attività condotta. L’aiuto punta quindi a soddisfare una platea assai vasta: le risorse stanziate per questi sostegni sono pari a 376 milioni di euro all’anno. Il budget complessivo, riguardante tutto il maxi pacchetto di sostegni a livello europeo, è addirittura di 36,6 miliardi di euro.
I soldi arrivano dai contributi PAC (sigla che sta per Politica agricola comune), ovvero da misure di sostegno europee alle aziende agricole. La politica agricola dell’UE ha di fatti stilato un programma (dal 2023 al 2027) per offrire supporto ai contadini e agli allevatori.
E proprio per gli allevatori, per il 2024, è previsto un bonus di base da 300 euro: tale sostegno al reddito può essere moltiplicato per ogni capo di bestiame allevato. Si parte quindi da 300 euro, ma più animali si hanno e si curano e più volte si potrà moltiplicare la cifra di partenza.
L’UE punta ad aiutare soprattutto le imprese che fanno innovazione, quelle sostenibili e quelle che riducono l’uso di antibiotici per favorire un maggiore benessere dell’animale (e di conseguenza dei consumatori stessi). Il bonus agricoltura fino a 300 euro per capo di bestiame dedicato agli allevatori sarà concesso per tutte le UBA, cioè le unità di bestiame adulto, che riducono l’uso di antibiotici in riferimento alla media regionale.
Diminuendo l’uso di antibiotici, si possono avere 66 euro per ogni capo di bovino da latte, 54 euro per i bovini da carne 54 euro. La cifra pari a 54 euro è concessa anche per i bovini a duplice attitudine (cioè sia da carne che da latte). Le bufale, da latte o da carne, concedono un sostegno da 66 euro a capo.
Per i vitelli a carne bianca vengono concessi 24 euro. Per i suini 24 euro. Per le capre e le pecore 60 euro. Se invece l’allevatore aderisce al SQNBA, ovvero al sistema di certificazione di qualità nazionale, i bonus salgono a 240 euro per ogni bovino da latte. Gli euro diventano 240 per i bovini da carne e poi addirittura 300 per ogni suino.
Le richieste vanno inoltrate all’AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) o un qualsiasi CAA (Centro Assistenza Agricola). Per ogni allevatore sono poi previsti anche contributi di base. E lo stesso vale per i coltivatori diretti.
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