Quando scattano le maggiorazioni della pensione? Tutto quello che c’è da sapere sugli aumenti della pensione previsti per i redditi più bassi.
Forse non tutti sanno che dopo il superamento di alcune fasce d’età scattano le maggiorazioni sociali sulla pensione. Alcune maggiorazioni però non sono automatiche ma solo su richiesta dell’interessato; perciò, è molto importante sapere in cosa consistono e a quale età scattano, per non perdere un’occasione che in realtà spetterebbe di diritto.
Le maggiorazioni sociali di cui stiamo parlando consistono in un incremento dell’importo delle prestazioni previdenziali a beneficio dei soggetti economicamente svantaggiati. I requisiti principali sono rappresentati da un reddito basso e l’aver compiuto almeno 60 anni di età.
Infatti, la prima maggiorazione scatta già a 60 anni, fino al picco massimo dell’incremento che si raggiunge all’età di 70 in cui vi è l’ultima maggiorazione, anche se bisogna sottolineare che per tutto il 2023 anche chi ha compiuto 75 anni può godere di un ulteriore incremento straordinario previsto per chi non supera il trattamento minimo previdenziale.
È d’obbligo specificare che le maggiorazioni sulla pensione spettano solo a chi ha un reddito il cui valore è pari al valore del trattamento minimo Inps. Nel caso dei pensionati coniugati, invece, il limite è rappresentato dal valore del trattamento minimo più l’assegno sociale. Quindi, la maggiorazione spetta ai pensionati che hanno un reddito pari o inferiore a 7.383,22 euro, se coniugati devono avere un reddito pari o inferiore a 13.974,61 euro.
La prima maggiorazione prevista scatta all’età di 60 anni, ed ha un importo di 25,83 euro, per beneficarne è necessario presentare domanda all’INPS. La maggiorazione prevista al compimento dei 65 anni di età ha un importo di 82,64 euro.
Per coloro che hanno 25 anni di contributi versati è di 136,44 euro e scatta automaticamente e rappresenta un’anticipazione dell’incremento al milione al raggiungimento dei 70 anni. L’incremento che scatta al compimento del 70esimo anno d’età, come già anticipato, consiste nel c.d. incremento al milione ed ha un importo fisso e non soggetto a rivalutazione di 136, 44 euro.
Vi è infine poi la quattordicesima mensilità: viene erogata a luglio o a dicembre ed è accreditata automaticamente ne confronti di chi soddisfa i requisiti, che consistono in una pensione che non supera di 2 volte il trattamento minimo (14.766,44 euro). Ecco cosa c’é da sapere.
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