James Cameron ha raccontato nel film Titanic una tragedia realmente accaduta, ma ciò che è successo nella verità è ancor più grave di quanto visto al cinema.
La pellicola ha lanciato definitivamente tra i grandi il talento di Leonardo DiCaprio attore che negli anni ha raggiunto una notorietà davvero straordinaria. Uscito nelle sale nel 1997 è stato definito come uno dei colossal epico-romantico più grande di sempre. Oltre all’attore americano si è imposta all’attenzione anche la bellissima Kate Winslet all’epoca poco conosciuta. La coppia si innamorerà a bordo di una nave che ha segnato la storia recente dell’umanità perché naufragata il 15 aprile del 192 durante il suo viaggio inaugurale in seguito a uno scontro con un iceberg.
Il film fu un successo internazionale tanto da vincere addirittura undici Premi Oscar cosa che nella storia del cinema è riuscita solo a Ben-Hur e a Il signore degli Anelli Il ritorno del Re. Anche nel nostro paese l’opera ha ricevuto delle risposte incoraggianti rimanendo, dalla sua uscita, al quarto posto dei film con il maggiore incasso nella storia del nostro paese per la clamorosa cifra di quasi 52 milioni di euro.
Ma ora andiamo a vedere più da vicino cosa è successo davvero a bordo del Titanic.
La storia vera legata al Titanic è ben più tragica di quanto visto nel film di James Cameron del 1997. All’epoca si trattava del più grande e lussuoso transatlantico al mondo che partì l’11 aprile del 1912 per il suo viaggio inaugurale dal Regno Unito, precisamente da Southampton, alla volta di New York. Dopo appena tre giorni affondò dopo aver colpito un iceberg.
L’impatto fu veramente devastante e avvenne attorno alle 23.40 con la nave che affondò in 2 ore e 40 minuti, spezzandosi in due parti. Sono molte le cose che sono state scritte nel tempo anche se non sono mai state chiarite del tutto le dinamiche di cosa è realmente accaduto.
Dopo l’impatto con l’iceberg il Titanic iniziò a imbarcare acqua nei compartimenti della prua, inclinandosi e sollevando la poppa. La pressione esercitata fece sì che lo scafo si spezzasse in due parti. La prua affondò subito mentre poco dopo andò a picco anche la poppa. Si suppone che chi affondò morì quasi subito anche per le temperature estremamente basse dell’acqua.
Nel naufragio morirono ben 1518 passeggeri dei 2223 imbarcati, furono dunque 705 le persone che riuscirono a salvarsi anche se alcuni morirono subito dopo essere portati sulla terra ferma per i problemi di ipotermia conseguenti al tempo passato nell’acqua gelida.
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