C’è una strategia nei ristoranti che fa lievitare in tutti i sensi lo scontrino: questa mossa è così comune, da risultare… scontata!
Una mossa scontata da risultare banale, ma di sconti sul prezzo non ce ne sono affatto: questa strategia dei ristoranti figura in ogni scontrino, ed è una condanna! Andare a mangiare fuori non è poi un’attività che si fa più così comunemente, dal momento in cui tutto ha raggiunto dei costi fin troppo elevati.
Permettersi di andare in giro a spendere anche solo per una pizza, diventa un gesto inusuale da essere associato solo ed esclusivamente ad eventi importanti. Qual è la mossa in questione? Scoprirla lascia di stucco. Mai nessuno avrebbe immaginato che potesse essere questa.
Lo scontrino può essere gonfiato da molte cose, tra cui l’IVA e tante altre tassazioni che i proprietari di un locale sono obbligati per legge a mostrare. In questo caso però non si tratta di qualcosa di sconosciuto per i profani, dal momento in cui il gesto che crea danni al portafoglio è tutt’altro. Non ha a che fare con la fiscalità, ed è come già detto, molto più comune di quel che sembra.
Non si parla a vanvera, ma a confermare e spiegare tutto è un neuroscienziato di fama internazionale, il quale conducendo lo studio ha messo in evidenza cosa significhi attuare questo gesto per il cervello umano: è attratto a spendere di più!
Strategia dei ristoranti che accresce il prezzo sullo scontrino, assurda!
Daniel Amen è il nome del neuroscienziato che sa fornire la giusta spiegazione, poiché frutto di uno studio sul cervello umano, e delle conseguenze attuate dal gesto posto in essere in tutti i ristoranti. Lo scontrino può non diventare un nemico del risparmio se si fa attenzione a questa condizione, e se si è consapevoli di reagire in maniera opportuna.
Perché quando ci si siede nei locali le prime cose che servono a tavola sono il pane e il vino per chi lo beve? Ebbene, è proprio questa la strategia attuata dai ristoranti a far lievitare lo scontrino, e quindi non solo il pane nel forno! Per quale ragione? Il cervello è attratto ad acquistare di più, proprio per l’effetto di questi alimenti. Tutto accade perché il cervello è diviso in due emisferi, ciascuno con 6 lobi, tra questi quello frontale è colui che diviene vittima dell’artifizio.
Infatti, assumendo pane e vino è proprio questa zona ad essere sollecitata e a portare a spendere di più. Questi alimenti, soprattutto il pane, inibiscono. Dall’alcol ce lo si aspetta, ma dal carboidrato no, peccato che è proprio questo a contenere le maggiori quantità di zucchero che poi aumenta la serotonina, la molecola della felicità!
Si è intimati a spendere di più perché maggiormente felici, e lo scontrino ha prezzi elevati! Come se non bastasse, l’aumento di zucchero comporta un accrescimento della glicemia, che poi ritornando ai valori di base dopo “il picco”, fa sentire ancora più fame. Conseguenza? Si ordina più cibo!