La Naspi adesso diventa un ponte per la pensione, una notizia a dir poco ottima per tutti gli italiani: che cosa cambierà a breve.
Sono in arrivo buone notizie per quanto riguarda la Naspi, vale a dire il beneficio erogato dall’Inps a tutte le persone che hanno perso il lavoro involontariamente. Infatti adesso questo sussidio potrà diventare un ponte per la pensione: cosa bisogna sapere sull’ultima normativa.
La domanda che in molti italiani si fanno è se sia possibile accedere alla Naspi una volta raggiunti i requisiti per la pensione. La risposta a questa domanda varia in base alla misura pensionistica che si intende richiedere. In alcuni casi la Naspi potrebbe non essere richiedibile se si soddisfano i requisiti per una pensione ordinaria. Addirittura, per chi riceve il sussidio, potrà vedere il beneficio cadere una volta raggiunto il diritto alla pensione. Allo stesso tempo esistono situazioni in cui il diretto interessato può prendere decisioni in merito. Adesso però proprio la Naspi può fare da ponte alla pensione.
Per capire come funziona però è importante comprendere che il diritto alla Naspi non è determinato dall’età del richiedente, bensì dal diritto alla pensione dello stesso individuo. In altre parole, raggiungere i 67 anni di età non implica automaticamente la perdita del diritto a richiedere o percepire la Naspi.
Per ottenere la pensione, è necessario accumulare almeno 20 anni di contributi. Per questo motivo se qualcuno ha superato i 67 anni di età, se non ha accumulato i contributi richiesti, può tranquillamente richiedere la Naspi, anche a 68 anni o più. Ci sono però delle eccezioni che bisogna tenere ben in mente.
Quando la Naspi fa da ponte alla pensione: tutti gli scenari
Se i richiedenti hanno maturato il diritto alla pensione di vecchiaia ordinaria o la pensione anticipata ordinaria, non potranno richiedere la Naspi. Ma nel caso in cui un individuo soddisfi questi requisiti e percepisca la Naspi perderà questo diritto non appena matura il diritto a prendere il primo rateo di pensione. Ad esempio un disoccupato beneficiario di Naspi perderà il diritto dopo 3 mesi dal raggiungimento dei 42,10 anni di contributi (uomo) o 41.10 anni di contributi (donna).
Inoltre va anche notato che la Naspi andrebbe a decadere solo nel caso di pensioni ordinarie. Tuttavia per le misure pensionistiche speciali, come la quota 103, l’opzione donna e qualsiasi altra misura in deroga ai requisiti ordinari, la Naspi può continuare ad essere richiesta. Queste misure sono considerate opzionali, consentendo al diretto interessato di decidere se utilizzarle o meno. Questo vuol dire che chi raggiunge i 41 anni di contributi e i 62 anni di età necessari per la quota 103, può continuare a percepire la Naspi.
Allo stesso tempo sempre tutti coloro che rispettano questi requisiti potranno decidere di richiederla anche dopo aver raggiunto i requisiti per la quota 103. Questo offre flessibilità a chiunque voglia massimizzare i propri benefici senza perdere l’indennità per disoccupati. Bisogna quindi considerare attentamente le proprie opzioni e le regole specifiche per garantire di massimizzare i diritti pensionistici e di disoccupazione. Comprendendo queste dinamiche potrete sfruttare la Naspi come ponte per la pensione.