Andare in pensione prima del tempo riscattando cinque anni: il metodo assolutamente consentito per poterlo fare.
Riuscire a ricevere la pensione il prima possibile è un po’ il sogno di tutti i lavoratori che, sulla base dei requisiti del trattamento pensionistico di vecchiaia, cercano anno dopo anno di capire come sfruttare gli strumenti per il pensionamento anticipato o, in alternativa, il modo per raggiungere il prima possibile i requisiti stessi. A tal proposito esiste una possibilità pensata proprio per ridurre i tempi ed andare in pensione molto prima di quanto preventivato.
Come? Riscattando ben cinque anni, e sfruttando uno strumento assolutamente consentito che permetterà di aggiungere alla propria carriera contributiva tali annualità. Andando anche ad incrementare l’assegno che verrà corrisposto mensilmente sotto forma di pensione. Scopriamo dunque di che cosa si tratta e quali sono le regole da rispettare.
Quella che andiamo a trattare è una recente novità e ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2025 per sfruttarla, aggiungendo cinque anni ai contributi versati e raggiungendo in tal modo prima del tempo il requisiti per la pensione di vecchiaia. Come? Riscattando, senza interessi, i periodi non coperti dalla contribuzione a patto di accettare la cosiddetta pace contributiva, uno strumento che l’ultima legge di Bilancio ha introdotto per l’anno in corso e per il prossimo.
Questa misura consentirà di andare a riscattare i periodi privi di versamenti pensionistici che nel corso della vita lavorativa e con professioni sempre meno stabili nel tempo sono andati accumulandosi.
Possono accedervi coloro che rientrano nel solo regime contributivo ovvero che non hanno versato contributi prima del 1° gennaio 1996: questo significa che l’importo del loro assegno pensionistico viene calcolato esclusivamente sulla base di quanto versato. Gli altri requisiti per l’accesso alla pace contributiva sono l’iscrizione all’Assicurazione generale obbligatoria oppure alle forme sostitutive o alle gestione speciali di commercianti, artigiani e dei lavoratori autonomi, fino agli iscritti alla gestione separata.
Ancora è importante che i periodi da riscattare non risultino essere coperti da alcuna contribuzione sia nella cassa specifica che in eventuali altri fondi previdenziali. Importante dettaglio da considerare è anche che i parenti entro il secondo grado oppure gli eredi (o i datori di lavoro nelle sole gestioni private) possono presentare domanda. Il periodo non coperto da contribuzione, infine, dovrà riguardare il periodo successivo al 31 dicembre 1995 e precedente al 1° gennaio 2024.
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