Indennità di accompagnamento: arriva la cancellazione, cosa evitare per non perderla

Un solo errore nella compilazione del certificato medico può costarti l’indennità di accompagnamento: scopri come tutelarti.

L’indennità di accompagnamento è un sostegno essenziale per molti invalidi civili al 100% ed è importante sapere come non perderla. Infatti, un errore comune può portare alla negazione di questo importante beneficio. Per questo è fondamentale sapere come compilare il certificato medico in modo da tutelarti.

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Come non perdere l’indennità di accompagnamento – ecodibasilicata.it

Scopri come evitare di perdere l’indennità di accompagnamento e cosa fare se la tua domanda viene respinta dall’INPS. Con questa guida completa potrai usufruire dell’agevolazione senza complicazioni.

Cosa evitare per non perdere l’indennità di accompagnamento: l’importanza del certificato medico introduttivo

Il primo passo per ottenere l’indennità di accompagnamento è presentare un certificato medico introduttivo. Questo documento, che viene redatto dal medico di base e inviato telematicamente all’INPS, è importante perché descrive nel dettaglio le condizioni di salute del richiedente.

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Come non perdere l’indennità di accompagnamento: il certificato medico – ecodibasilicata.it

Il certificato si compone di tre sezioni principali:

  1. Anamnesi e obiettività: qui il medico descrive la storia clinica del paziente e i sintomi riscontrati.
  2. Diagnosi: in questa sezione vengono elencate le patologie del paziente, utilizzando la codifica ICD-9.
  3. Richiesta di invalidità: questa parte include delle caselle che possono essere spuntate per richiedere diversi benefici, tra cui l’invalidità civile e l’indennità di accompagnamento.

Nella sezione finale del certificato, due caselle critiche possono essere spuntate:

  • Persona impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore;
  • Persona che necessita di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.

Se il medico non spunta queste caselle quando necessario, l’INPS potrebbe negare l’indennità di accompagnamento, anche se il richiedente ne ha diritto. Per questo è importante. Tuttavia, la commissione medica dell’INPS deve comunque valutare la situazione.

In risposta a queste criticità, la Corte di Cassazione ha emanato la Sentenza n. 14412/2019. Questa sentenza stabilisce che la mancata spuntatura delle due caselle nel certificato medico non rende improcedibile la domanda di indennità di accompagnamento. L’errore, infatti, è legato al certificato medico e non alla domanda di invalidità in sè. Se la tua domanda per l’indennità di accompagnamento viene respinta, è importante agire subito. Rivolgiti ad un avvocato specializzato e presenta un ricorso entro sei mesi dal verdetto.

Per evitare la perdita dell’indennità di accompagnamento, è essenziale informarsi bene e assicurarsi che il certificato medico introduttivo sia compilato correttamente. Conoscere i propri diritti e sapere come agire in caso di rifiuto può fare una grande differenza. Quindi non esitare a cercare assistenza legale per garantire che la tua domanda venga valutata positivamente e accettata.