I malati oncologici che devono sottoporsi alla chemioterapia lo Stato prevede l’indennità di accompagnamento civile, da poco aggiornata.
Chi scopre di avere una forma di cancro che richiede di affrontare una terapia chemioterapica affronta un periodo molto debilitante dal punto di vista fisico. Queste cure sono necessarie anche dopo un’eventuale asportazione del tumore per contrastare una recidiva e possono durare per settimane. Un periodo in cui lavorare o sostenere sforzi fisici è impossibile per un paziente.
Per questo motivo come forma di tutela è prevista l’indennità di accompagnamento civile, che però non si ottiene in automatico dopo l’inizio della terapia. Questa forma di sostegno consiste in un’erogazione economica mensile destinata a soggetti con invalidità riconosciuta del 100%. Questa condizione vale per chi non può muoversi o compiere azioni semplici e quotidiane.
Non ci sono requisiti di età per presentare la domanda e ma in caso si venga ricoverati in una struttura statale l’erogazione può essere sospesa. Per i malati oncologici quindi la necessità è quella di farsi riconoscere l’invalidità del 100% in seguito alla somministrazione della chemioterapia. Per farlo occorre fare domanda all’INPS e sostenere la visita prevista.
Ci sono alcune questioni burocratiche che potrebbero far perdere la possibilità di ottenere l’indennità visto che i tempi di convocazione sono lunghi. La commissione medica dell’INPS tuttavia può riconoscere l’invalidità ed erogare la somma prevista con effetto retroattivo per il periodo delle cure. L’indennità si può concedere per periodi brevi se è legata alla chemioterapia.
L’INPS richiede l’invio del certificato medico che riporti la patologia, dopodiché il paziente oncologico ha 90 giorni di tempo per presentare la domanda ufficiale. Per presentare l’istanza si richiede lo SPID, o ci si fa assistere da un patronato durante la procedura. A questo punto si viene convocati per la visita medica, che in caso di necessità si può sostenere anche a domicilio.
Dopo la visita si ottiene l’esito scritto su un verbale compilato dal medico dell’INPS. A questo punto finché affronta la terapia il paziente oncologico può godere di questo sostegno eocnomico. Dal 1° gennaio 2023 l’indennità di accompagnamento ammonta a 527,16 euro euro al mese per 12 mensilità.
Tale somma non è pignorabile in quanto come misura di assistenza e non è soggetta a trattenute per i contributi previdenziali. Rispetto agli anni scorsi inoltre questa misura di sostegno ha avuto un lieve aumento. Nel 2022 infatti la stessa prestazione era pari a 524,16 euro mensili e nel 2021 era ancora più bassa.
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