In presenza di determinati contributi, un lavoratore può accedere alla pensione con qualche anno di anticipo. Vediamo come fare.
I contributi sono la “conditio sine qua non” per l’accesso a qualunque misura di pensione. E, a seconda della strada che si sceglie- o che si può scegliere- il requisito contributivo può cambiare e anche di molto. Ad esempio, attualmente, per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è sufficiente avere solo 20 anni di contributi ma bisogna aver compiuto almeno 67 anni di età.
Ci sono misure che abbassano l’età pensionabile ma chiedono molti più anni di contributi come Quota 103: puoi andare in pensione a soli 62 anni ma devi aver maturato almeno 41 anni di contributi. Stesso discorso per la pensione anticipata ordinaria che non richiede nessun requisito anagrafico ma gli anni di contributi devono essere più di 41 per le donne e più di 42 per gli uomini. In presenza di certi contributi, però una persona può andare in pensione prima.
In pensione prima grazie a questi contributi
Il requisito contributivo è richiesto da tutte le misure di pensionamento. Per accedere alla pensione di vecchiaia servono almeno 20 anni di contributi, per alcune misure di pensione anticipata ne servono molti di più. Vediamo come andare prima in pensione grazie ad alcuni contributi molto particolari.
Come visto i contributi sono necessari per accedere a qualsiasi forma di pensionamento. E in una società dove si inizia a lavorare sempre più tardi e in modo discontinuo, è facilissimo arrivare alla soglia dei 67 anni senza aver maturato ancora i 20 anni di contributi necessari per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria. Come fare? Si può ovviare grazie ai contributi volontari.
In pratica una persona può pagare di tasca propria i contributi in modo da poter andare in pensione. I contributi volontari si possono pagare sia per raggiungere il requisito minimo per la pensione di vecchiaia ordinaria sia per raggiungere il requisito minimo per accedere alla pensione anticipata. Ad esempio se una persona ha 67 anni e 17 anni di contributi, può pagare di tasca propria 3 anni di contributi volontari per arrivare a 20 e andare in pensione.
Analogamente se un lavoratore ha 60 anni e 40 anni di contributi può pagare di tasca propria 2 anni e 10 mesi di contributi per accedere alla pensione anticipata ordinaria. Vale la pena versare i contributi volontari in caso di misure strutturali. È meno vantaggioso versare i contributi volontari per misure come Ape sociale, Opzione donna o Quota 103 che non sono strutturali e da un anno all’altro potrebbero non esistere più. In questo caso, infatti, il contribuente perderebbe i suoi soldi.