Che cos’è la formula 64+19 per andare in pensione in maniera ‘agevolata’? La procedura da conoscere nel dettaglio
Sono molteplici le possibilità offerte ai lavoratori per andare in pensione. Chiaramente il requisito richiesto riguarda il ‘mix’ tra età anagrafica e quantitativo di contributi versati. È proprio sulla base di questi due elementi che è possibile verificare le modalità di accesso al trattamento pensionistico anticipato oppure, nel caso l’età lo consenta, a quello completo.
Si potrebbe, ad esempio, optare per un’uscita anticipata, che consentirà di interrompere il lavoro prima del tempo, ricevendo però un importo mensile leggermente più basso rispetto al solito. In questo contesto esiste una ‘formula’ poco conosciuta e prevista dall’Inps ovvero la 64+19. Scopriamo di che cosa si tratta.
Requisiti per la pensione: cos’è la formula 64+19
Per poter accedere alla pensione è richiesto un minimo quantitativo di contributi versati che deve coprire almeno 20 anni e un’età minima di 67 anni. Solo in questo modo l’Istituto darà il via libera alla pensione con il calcolo dell’importo spettante. Cosa fare, però, qualora siano stati versati 19 anni di contributi? Vi sono casistiche legate, ad esempio, alla decisione di cambiare vita dopo aver lavorato ad alti livelli, guadagnando importi tali da poter provvedere alle proprie necessità anche per gli anni avvenire. La preoccupazione principale, in questo caso, è che la decisione di non versare altri contributi possa essere stata un grave errore e che i 19 anni di contributi risultino insufficienti nel momento in cui si raggiungeranno i 67 anni.
Ebbene non tutto è perduto perché esiste anche la possibilità di accedere alla pensione anticipata con la combinazione 64+19 ma non sono in molti a saperlo. Oppure usufruendo di un’opzione che consenta di non perdere 19 anni di contributi. Stiamo parlando del versamento di contributi volontari a copertura del periodo mancante per poter raggiungere il minimo dei 20 anni per poter andare in pensione a 67 anni. Tornando invece alla formula 64+19 essa prevede, per coloro che non hanno versato contributi iniziando a lavorare dopo il 1996 e rientrando quindi nel contributivo puro, di sfruttare le maggiorazioni contributive previste per le lavoratrici madri.
Solo nel caso delle madri che lavoravano o che lavorano, dunque, è possibile ottenere un incentivo, per ogni figlio, di quattro mesi di contributi figurativi e fino ad un massimo di 12 mesi. Se una madre ha tre figli, dunque, potrà, grazie a questo sistema raggiungere i 20 anni di contributi necessari che, insieme ai 64 anni di età, permetteranno di ottenere il trattamento pensionistico.