In arrivo migliaia di controlli delle forze dell’ordine sull’assegno INPS. Tutto sulla strategia da utilizzare per non rischiare nulla.
L’INPS da quest’anno eroga l’assegno di inclusione, una misura che cerca di fornire un aiuto concreto alle tante famiglie in difficoltà. All’interno dei tanti beneficiari però si nascondono dei furbetti e per tale ragione sono in arrivo dei controlli da parte dei Carabinieri. Un’azione decisa che consentirà di erogare l’assegno solo ai cittadini che realmente rispettano i requisiti stabiliti.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, lo scorso 31 maggio, il Decreto n. 121 del 28 settembre 2023 nelle sezione del proprio sito “Pubblicità legale”. Quanto approvato stabilisce un piano triennale di contrasto alla irregolare percezione dell’assegno di inclusione.
Con questa manovra l’ispettorato nazionale del lavoro, a partire dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026, attuerà un’attività specifica di vigilanza, con la partecipazione di Carabinieri, Guardia di Finanza e INPS, con l’obiettivo di contrastare la fruizione irregolare della misura e del supporto per la formazione e il lavoro.
Il ricevimento dell’assegno di inclusione è possibile solo rispettando determinati requisiti. L’accesso è consentito alle famiglie con almeno una persona minorenne, con disabilità, con più di 60 anni o in condizione di svantaggio e all’interno di un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. Ad affiancare questo requisito ci sono anche quelli inerenti alla cittadinanza e alle condizioni economiche, tra cui la soglia ISEE fissata a massimo 9.360 euro.
Data l’importanza del beneficio, sono in arrivo i controlli per contrastare la fruizione irregolare della misura. Nell’ex art. 2 del decreto, in cui sono individuate le strategie di intervento e i risultati attesi, si prevede che i controlli ispettivi e le verifiche amministrative da parte dell’Istituito Nazionale dovranno riguardare, per quest’anno, un numero di persone non inferiore a 5.000. Il numero di soggetti da sottoporre a verifiche nei prossimi due anni verrà stabilito con i successivi decreti.
I controlli da parte delle autorità competenti sono in arrivo e riguarderanno un gran numero di persone. Alla luce del decreto pubblicato dal Ministero e delle verifiche previste nel corso di quest’anno e per i prossimi anni, nel caso di richiesta della misura è consigliato comunicare se non si dispone più dei requisiti oppure ci sono state variazioni rispetto al passato.
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