Novità per quanto riguarda l’IMU 2023, visto che è in arrivo il conguaglio da pagare nel 2024: tante novità in arrivo per i cittadini.
Nella legge di Bilancio del 2024 si prevede una novità per quanto riguarda il saldo dell’Imu 2023, scaduto ormai lo scorso 18 dicembre. Ci sono tante novità che riguardano il conguaglio e chi lo pagherà. Sono tanti i comuni che hanno ritardato nella pubblicazione della relativa delibera di approvazione e delle aliquote 2023. Cosa dice l’emendamento alla legge di bilancio: cosa cambia.
Con un emendamento alla Legge di bilancio 2024 si prospetta una novità rilevante riguardo al saldo IMU 2023, il cui termine di scadenza era fissato il prossimo 18 dicembre. La situazione si presenta così a causa del ritardo da parte di molti comuni (circa 211), nella pubblicazione delle relative delibere che approvano le aliquote per il 2023.
All’interno dell’emendamento alla legge di bilancio 2024 viene spiegato che limitatamente all’anno 2023, le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe sono tempestive, in deroga all’articolo 13, comma 15-ter, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e all’articolo 1, commi 762 e 767, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, se inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023. Andiamo quindi a vedere il termine di pubblicazione delle delibere.
All’interno della Legge di Bilancio viene indicato che il termine per la pubblicazione delle delibere inserite ai sensi del periodo precedente, ai fini dell’acquisizione della loro efficacia, è fissato al 15 gennaio 2024. L’eventuale differenza positiva tra l’imposta municipale propria (Imu), calcolata sulla base degli atti pubblicati in virtù di quanto stabilito al comma 2 e quella versata, ai sensi dell’articolo 1, comma 762, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, entro il 18 dicembre 2023, è dovuta senza applicazione di sanzioni e interessi entro il 29 febbraio 2024.
Nel caso in cui emerga una differenza negativa, il rimborso è dovuto secondo le regole ordinarie. Quindi spiegato in parole più semplice ci si troverà a fare i conti con l’IMU 2023 entro la fine di febbraio 2024. Nei comuni in cui non è stata pubblicata una delibera aggiornata, per il saldo IMU, si si applicheranno gli stessi valori dell’anno precedente.
In sostanza si verserà lo stesso importo già pagato in occasione della scadenza dell’acconto di giugno. Successivamente entro il 15 gennaio 2024 sarà possibile consultare sul sito del MEF le nuove delibere contenenti le aliquote aggiornate. Queste saranno utilizzate per determinare l’importo del conguaglio dovuto entro la scadenza del 29 febbraio, senza applicazione di sanzioni e interessi.
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