Il padrone di casa nel 2024 può mandarti via prima della scadenza: stangata sugli inquilini

Il padrone di casa può mandare via l’inquilino prima della scadenza del contratto di affitto? L’unico caso in cui è possibile.

Sono molteplici le regole che entrano in gioco quando si sottoscrive un contratto di locazione. Il rapporto tra proprietario di casa ed affittuario è regolato da una fitta serie di norme che è bene tenere in considerazione in quanto pensate allo scopo di tutelare entrambe le parti, specialmente nei casi in cui dovessero manifestarsi eventuali irregolarità.

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Quando si può mandare via l’inquilino prima della scadenza del contratto di affitto? Ecodibasilicata.it

In tale contesto in tanti si domandano se il proprietario di un appartamento possa mandare via di casa l’inquilino prima che il contratto di affitto scada. Scopriamo che cosa prevede la legge e qual è l’unica casistica nell’ambito della quale può farlo.

Affitto casa, il proprietario può mandare via l’inquilino prima che scada il contratto?

Quando si sottoscrive un contratto di affitto è bene essere consapevoli del fatto che l’inquilino può godere di tutta una serie di tutele che riguardano anche l’ambito della disdetta anticipata. Alla persona che paga l’affitto è infatti consentito in qualsiasi momento e con motivazioni di qualsiasi tipo decidere di recedere dal contratto a patto che la comunicazione venga data al locatore con almeno sei mesi di preavviso. Questo vale anche per il locatore nel caso in cui decida di interrompere gli accordi con il locatario? Non proprio.

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Come funziona la procedura si sfratto Ecodibasilicata.it

Solo in caso di specifiche circostanze stabilite dalla relativa normativa potrà agire in tal senso. Ovvero, nei casi in cui venga stabilito che gli interessi del proprietario siano meritevoli di tutela: in tali contesti egli potrà agire esercitando una disdetta anticipata. Il contratto altrimenti vincola il proprietario per un lungo periodo di tempo, solitamente pari a tre o quattro anni per la prima scadenza e dai successivi rinnovi automatici. La disdetta anticipata dunque può essere ammessa solo allo scopo di evitare il rinnovo ma non in modo antecedente alla prima scadenza.

Soltanto in un caso si potrà mandare via l’inquilino prima della scadenza del contratto, ovvero qualora vi sia un’ipotesi di sfratto a seguito di comportamenti gravi da parte dell’affittuario, come la morosità. In questo contesto se non è stato versato il pagamento di un canone o delle spese condominiali con un importo che vada a superare almeno due mensilità del canone e con un ritardo superiore ai 20 giorni, si potrà avviare la procedura di sfratto.