In molti si chiedono se il convivente non proprietario possa detrarre le spese dal bonus casa. Ecco che cosa dice l’Agenzia delle Entrate.
Quando si tratta di casa, ci sono tantissime regole che spesso e volentieri non conosciamo, rischiando di non approfittare di bonus a cui potremmo accedere, se fossimo informati. Il passo di andare a vivere da soli o di convivere con qualcuno, è davvero molto importante nella vita di una persona, in quanto segna un vero e proprio passaggio nell’età adulta.
Da un lato questo tipo di cambiamento crea moltissimo entusiasmo nella persona, in quanto rappresenta un modo per prendere in mano la propria vita, dall’altro lato però spaventa per tutte le responsabilità che ne derivano. Dover gestire da soli la propria casa e, di conseguenza, doversi occupare di tutte le problematiche e le sfide che insorgono, può fare paura, specialmente all’inizio.
Una delle cose che maggiormente crea ansia nelle diverse persone è il fatto di dover conoscere tutta una serie di regolamenti e norme, che hanno a che fare con la proprietà di un’abitazione. In particolar modo, soprattutto quando si tratta di bonus, è importante capire bene chi possa usufruirne e come richiederli. Una delle domande più frequenti, specialmente in merito al bonus casa, è quella inerente gli eventuali conviventi, che non siano proprietari dell’abitazione: questi hanno diritto a detrarre le spese del bonus?
Quando si convive con qualcuno, ma non si è proprietari dell’abitazione, è importante informarsi bene su quali siano i bonus, a cui si ha effettivamente diritto. Bisogna fare una premessa importante in merito al bonus casa: le agevolazioni per poter recuperare il patrimonio edilizio, spettano anche al familiare che convive con il proprietario dell’immobile.
Quando si tratta di bonus casa, il convivente, che è in casa con il possessore dell’immobile, che è oggetto dell’intervento, deve comprovare, secondo l’Agenzia delle Entrate, il suo status di convivenza, al momento in cui viene attivata la procedura per beneficiare dell’agevolazione.
Se questo status viene verificato, allora il convivente, che però non è proprietario, può detrarre le spese effettuate per l’intervento sull’immobile, dalle tasse. Insomma, è di fondamentale importanza provare che, nel momento in cui si è fatta la domanda di accesso per il bonus, il convivente che non sia proprietario dell’abitazione, abbia dimostrato di convivere effettivamente in quell’abitazione.
Motivo per cui, si rivela essere di fondamentale importanza seguire la prassi, per poter detrarre le spese usate per il bonus casa dalle tasse, anche quando si è conviventi ma non proprietari della casa.
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