Si dà spesso per scontato che il conto corrente non vada dichiarato nel 730, ma in alcuni casa può non essere così.
È ormai imminente il momento in cui bisogna compilare la dichiarazione dei redditi. È proprio per questo motivo che, in questo ultimo periodo, c’è chi mette mano alle fatture da detrarre o da inserire, gli scontrini della farmacia e le ricevute delle spese mediche. Molti altri, invece, si ritrovano a chiedersi se per caso occorre dichiarare anche il proprio conto corrente all’interno del modello 730. La risposta a tale dubbio, purtroppo, non è sempre scontata.
Ciò che determina se il conto corrente va inserito o meno è la sede della banca dove è detenuto. Quelli esteri, infatti, vanno dichiarati se l’intestatario risiede in Italia ai fini del monitoraggio fiscale. Anzi, sono previste sanzioni pesanti se si ha un conto estero e non lo si inserisce nel modello 730.
Inoltre, in una situazione del genere non bisogna dimenticarsi di pagare l’Ivafe. La dicitura sta per “imposta patrimoniale sulle attività finanziarie all’estero” e si paga nel momento in cui sul conto estero si superano i 5.000 euro di giacenza annua. Se il detentore è una persona fisica questa imposta ammonta a 34,20 euro. Per le aziende e gli altri soggetti occorre versare 100 euro per ogni conto. Sotto i 5.000 euro non serve versare l’Ivafe.
Dove va dichiarato il conto corrente estero
Fino al 2023, il conto corrente lo si dichiarava all’interno del quadro RW del modello redditi, ma quest’anno lo si può inserire direttamente nel modello 730/2024. La sezione interessata è il quadro W, ma solo in caso il conto corrente preveda un deposito superiore a 15.000 euro. Si parte dal rigo W1 passando poi a quelle successive e prevedendo un’attività o un conto estero per ogni riga.
In caso il quadro W non risulti compilato si incorre nella violazione formale oltre che a diverse sanzioni. Se si procede a a dichiararlo entro 90 giorni c’è una multa fissa che ammonta a 250 euro. Altrimenti la sanzione dipenderà da dove è ubicato il conto corrente, ovvero se lo stato in cui si trova la banca sia o meno nella Lista Nera.
Nel 2024 le giurisdizioni che rientrano in questa categoria sono 12, in quanto l’UE ne ha rimosse quattro di recente. Vale a dire Bahamas, Belize, Seychelles, isole Turks e Caicos). Se il conto estero non dichiarato si trova in un paese della Lista Nera la multa ammonterà ad una percentuale variabile fra il 6 e il 30% del deposito.