Il bonus auto per disabili può essere cumulato con altre agevolazioni? La risposta non è così scontata come si potrebbe credere.
In base a quanto stabilito dalla legge 104 del 1992, le persone affette da disabilità grave, che appartengono a determinate categorie di invalidi, hanno la possibilità di beneficiare di un bonus auto per disabili. Stiamo facendo riferimento all’agevolazione fiscale che permette di risparmiare fino al 19% sull’acquisto e di beneficiare di univa agevolata al 4%.
Il bonus auto per disabili è indirizzato in favore di soggetti che hanno difficoltà a deambulare, oppure sono affetti da disagio psicofisico grave. A questa categoria di invalidi la legge riconosce una detrazione fiscale pari a 19% che corrisponde all’IRPEF sull’acquisto.
Inoltre, al momento della compravendita, il cittadino ha la possibilità di beneficiare di un’IVA agevolata al 4%, che deve essere applicata direttamente dal venditore dopo aver mostrato i documenti che attestano la condizione di invalidità e il diritto allo sconto.
Oggi però vorremmo chiarire l’eventuale cumulabilità del bonus auto rispetto ad altre agevolazioni concesse dalla legge.
Bonus auto per disabili: in quali casi è cumulabile
Il bonus auto per disabili è un’agevolazione che rientra all’interno di un pacchetto di politiche che hanno lo scopo di favorire l’integrazione sociale e lavorativa dei soggetti affetti da disabilità grave.
Il beneficio economico in questione è riconosciuto a tutti i soggetti disabili che hanno un handicap psichico o mentale che sono titolari di un’indennità di accompagnamento. Questa precisazione è stata data più volte anche dall’Agenzia delle Entrate, anche di recente con la pubblicazione di una circolare la numero 14/2023. In tale occasione l’AdE ha specificato che è possibile usufruire dei benefici fiscali previsti dalla legge 104 per l’acquisto di un’auto, anche per i genitori che percepiscono di minori disabili che percepiscono altre forme di assistenza.
Purtroppo, la legge italiana ha stabilito che non è possibile accedere alle agevolazioni fiscali per i titolari di indennità di frequenza. In questo caso, infatti l’indennità è riconosciuta come sostegno per l’inserimento scolastico e sociale del minore affetto da disabilità e risulta incompatibile con l’indennità di accompagnamento. Dunque, non è possibile accedere alla detrazione del 19% dell’IRPEF e all’applicazione dell’IVA agevolata al 4%.
In merito al bonus auto ricordiamo che questo è riconosciuto non solo al momento dell’acquisto, ma anche per affrontare spese di manutenzione straordinaria del veicolo. L’agevolazione ha una validità quadriennale. Vuol dire che il disabile ha la possibilità di usufruirne nuovamente ogni 4 anni, per l’acquisto di un nuovo veicolo.