Chi vive in Basilicata potrebbe avere dei seri problemi legati al lavoro nel 2024: potrebbe infatti perdere il lavoro…
Il 2023 si è ormai concluso per lasciare spazio ad un nuovo anno carico di progetti e di aspettative per il futuro. Solitamente, infatti, la fine dell’anno coincide con dei buoni propositi per quanto riguarda la vita privata, la salute o, ancora, la vita lavorativa. E proprio riguardo la vita lavorativa che, però, sono state portate alla luce varie incertezza soprattutto per quanto riguarda una regione italiana.
Nel nostro Paese si conferma una tendenza che si sta consolidando negli ultimi anni: ovvero la crescente incertezza sul futuro del lavoro. Questa incertezza è alimentata da diversi fattori, tra cui la crisi economica, l’aumento dell’inflazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. A rivelare tutto ciò è uno studio dell’Adp Research Institute.
Se in tutta Italia esiste una incertezza lavorativa, in una specifica regione italiana questa è maggiormente accentuata: parliamo della Basilicata. Nella piccola regione del Sud Italia i dati dello studio mostrano che la preoccupazione per il futuro del lavoro è particolarmente alta tra i lavoratori di età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Questa fascia d’età è quella che ha vissuto la crisi economica del 2008 e che ha dovuto affrontare le difficoltà della ripresa. I lavoratori di questa fascia d’età sono anche quelli che hanno meno esperienza lavorativa e che, quindi, sono più esposti al rischio di licenziamento.
L’intelligenza artificiale è un altro fattore che contribuisce all’incertezza sul futuro del lavoro. L’AI è destinata a sostituire molte attività manuali e ripetitive, che sono attualmente svolte dagli esseri umani. Questo processo di automazione potrebbe portare a una riduzione dei posti di lavoro, soprattutto nei settori manifatturiero e dei servizi.
In questo contesto, non sorprende che molti lavoratori lucani stiano pensando di cambiare settore o di avviare un’attività in proprio. Queste sono strategie che possono aiutare a ridurre il rischio di perdere il lavoro, ma che richiedono anche un certo grado di flessibilità e di adattamento.
Le aziende, da parte loro, dovrebbero fare di più per rassicurare i propri dipendenti e per mostrare loro che sono disposte a investire nel loro futuro. Questo può essere fatto attraverso politiche di formazione e sviluppo, che aiutino i dipendenti a sviluppare nuove competenze e a rimanere competitivi sul mercato del lavoro.
È importante, dunque, che le istituzioni e le aziende si impegnino per creare un contesto che favorisca la crescita e lo sviluppo del lavoro, in modo da garantire a tutti la possibilità di trovare un impiego e di costruire un futuro.
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