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Economia

Hai diritto ad un rimborso sulla tua pensione: ecco in quali casi e l’importo

Published by
Floriana Vitiello

In alcuni casi hai diritto al rimborso della pensione: ecco quando e quali sono gli importi che puoi ricevere. Fai attenzione: molti non lo sanno.

Tutti che cosa succede se l’INPS versa le pensioni in ritardo? In base a quanto stabilito dalla legge italiana in caso di ritardo del pagamento degli emolumenti previsti nei confronti dei pensionati l’INPS è tenuta a farsi carico degli interessi legali.

La disciplina italiana anche fissato il tasso di interesse (ecodibasilicata.it)

Nel 2024, le aliquote degli interessi che l’INPS deve riconosce quando versa la pensione in ritardo sono scesi dal 5% al 2,5%. Ma esattamente quando il pagamento della pensione è da considerarsi in ritardo?

Rimborso della pensione: sono in pochi a conoscere questa regola

In base a quanto stabilito dall’attuale riforma delle pensioni, la legge Fornero, i lavoratori hanno la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria al raggiungimento del 67° anno di età e dopo aver versato 20 anni di contributi. Quelli appena descritti sono i requisiti anagrafici e contributivi necessari per ottenere la pensione.

Rimborso della pensione (ecodibasilicata.it)

Trascorsi 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti per andare in pensione di vecchiaia, il lavoratore può ritirarsi e ricevere mensilmente un importo di denaro erogato dall’INPS. La somma di denaro è commisurata al montante contributivo, ovvero al totale dei contributi versati dal lavoratore nell’arco della sua carriera.

Queste sono le tempistiche che la legge ha individuato, ma può accadere che l’istituto previdenziale liquidi la pensione in ritardo rispetto ad esse. Questa circostanza può verificarsi perché l’istituto previdenziale deve fare i calcoli per definire l’importo dell’assegno da riconoscere all’ex lavoratore.

Allo stesso tempo la disciplina italiana anche fissato il tasso di interesse, che va applicato ai pagamenti avvenuti in ritardo per cause imputabili all’INPS. Tuttavia tra il 2023 e il 2024 si è registrato una riduzione significativa della aliquota del tasso di interesse.

Attualmente, infatti, gli interessi legali dell’INPS deve riconoscere al pensionato sono pari al 2,5% dei pagamenti non avvenuti entro i tempi prestabiliti. Lo scorso anno invece la determinazione del saggio degli interessi legali aveva individuato un’aliquota del 5%.

Di sicuro, non è una buona notizia per i pensionati che riceveranno in ritardo la pensione e che si troveranno ad avere un indirizzo inferiore. 

Ricordiamo che l’aliquota del 2,5% deve essere calcolata sulla pensione lorda e per ogni mese di ritardo nel pagamento da parte dell’INPS. Dunque, al momento del primo pagamento, l’istituto previdenziale dovrà farsi carico delle quote arretrate, ma anche del versamento degli interessi per il numero di mesi di ritardo.

Floriana Vitiello

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