Dopo giorni di incertezza finalmente abbiamo avuto il via libera per il rinvio della rata con scadenza il 31 Luglio.
Meglio tardi che mai. Era dato per certo, mancava l’ultimo passo, quello dell’ufficialità Il versamento della 5° rata della rottamazione delle cartelle potrà essere effettuato dai contribuenti entro il 20 settembre. Arriva finalmente l’ufficialità della proroga della rata della rottamazione-quater con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto correttivo del concordato preventivo biennale.
La proroga è stata ritenuta opportuna e forse anche necessaria, dall’Esecutivo, vista la concomitanza con altri adempimenti fiscali che avrebbe reso difficile per in contribuente medio corrispondere quanto previsto, con la conseguenza di decadere dai benefici della rateizzazione, sebbene gli importi corrisposti sarebbero comunque oggetto di salvaguardia e conteggiati a detrazione dell’importo complessivo da pagare al Fisco. Ma sarebbe stata comunque una magra consolazione. Inoltre la data di scadenza, il 31 luglio, cadeva ne pieno del periodo estivo, quando verosimilmente le spese per i contribuenti – specialmente per le famiglie – tendono ad aumentare, non certo a diminuire
L’incertezza è rimasta comunque fino all’ultimo. La proroga arriva dopo che la scadenza del 5 agosto che coincideva con l’ultimo giorno in cui poteva essere effettuato il pagamento. La comunicazione oltre il tempo massimo non deve suscitare apprensioni e incertezze: la proroga interviene sì in ritardo ma avrà comunque piena validità. Dunque il versamento della 5° rata della rottamazione delle cartelle potrà essere effettuato entro il 15 settembre. Un altro punto d’incertezza è stato dissipato dal testo del provvedimento. L’art. 6 del decreto che dispone il rinvio chiarisce in modo inequivocabile che anche rispetto alla scadenza del 15 settembre si applicheranno i 5 giorni di tolleranza.
Di conseguenza il versamento della 5° rata potrà essere effettuato entro il 20 settembre. Eventuali tardivi o carenti versamenti comporteranno la decadenza della sanatoria con la perdita dei benefici previsti dalla Legge. I versamenti effettuati andranno ad essere conteggiati, a beneficio del contribuente, sul totale del debito residuo. Dovranno purtroppo essere pagate le sanzioni e gli interessi indicati nella cartella originaria.
Ma non tutto è andato come previsto ed auspicato. Rispetto alle voci circolate nelle scorse settimane nel decreto non è stata inserita né una riapertura dei termini per chi è decaduto dalla rottamazione né è prevista una nuova sanatoria. Dunque si dovrà aspettare per la rottamazione-quinquies attesa non più a settembre ma, verosimilmente, ad inizio 2025.
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