Un nuovo approccio nei rapporti con il cittadino e, in particolare, con i contribuenti. Il Fisco sta cambiano, e sembra in meglio.
Qualcosa sta cambiando nel rapporto tra Fisco e cittadini. Da gennaio 2025 i tempi per pagare le somme richieste con l’avviso bonario aumentano. Secondo la normativa tuttora in vigore, quando arriva un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti hanno tempo 30 giorni dalla notifica per pagare la somma richiesta oppure per fornire informazioni e documenti all’Agenzia Entrate. Se trattasi di avviso telematico i termini passano a 90 giorni
I casi in cui la pausa estiva non vale
Il Governo con il “decreto Adempimenti” aveva già introdotto, a partire dal 2024, una pausa nell’invio degli avvisi bonari durante i mesi di agosto e dicembre, in concomitanza con le ferie estive e natalizie. Questa pausa si traduce in un periodo di tregua per i contribuenti, che non riceveranno nuove comunicazioni in tali mesi, ad eccezione di casi eccezionali definiti dalla legge.
Nonostante la pausa, il decreto prevede che in situazioni di “indifferibilità ed urgenza”, l’Agenzia delle Entrate può procedere con le notifiche, per esempio nel caso si verificasse un concreto pericolo per la riscossione ovvero se si ritiene la mancata notifica potrebbe mettere a rischio il recupero delle somme quando sono ormai prossimi i termini di prescrizione o decadenza.
Altri in cui si valuta l’urgenza sono le procedure concorsuali e quelle procedure fallimentari – oltre alle ipotesi disciplinate dall’articolo 331 del codice di procedura penale. Sono eccezioni che consentono di agire quando si richiede attenzione immediata, compensando la necessità di un periodo di pausa per i contribuenti con l’esigenza di salvaguardare gli interessi fiscali dello Stato.
Un approccio diverso ai problemi dei contribuenti
Altre modifiche sono presenti nel “decreto correttivo” della Riforma Fiscale. in particolare sono stati allungati i termini per adempiere agli obblighi fiscali segnalati negli avvisi bonari. Per quelli notificati dal 1° gennaio 2025, i termini per pagare e/o per fornire informazioni all’Agenzia Entrate passano da 30 giorni a 60 giorni.
Un termine che consentirà ai contribuenti di pianificare il pagamento delle somme dovute. Questo periodo aggiuntivo sarà particolarmente utile per le aziende e i professionisti che possono avere flussi di cassa irregolari senza necessariamente ricorrere a finanziamenti esterni e riducendo l’ansia delle scadenze imminenti. Avere più tempo per raccogliere i fondi necessari o per organizzare una difesa adeguata in caso di contenzioso rappresenta un sostegno significativo per i contribuenti in crisi di liquidità.