L’attesa è finita: a breve arriverà il nuovo Reddito di cittadinanza. Vediamo cosa bisogna fare per ottenerlo tutti i mesi.
Finisce il vecchio Reddito ma arriva subito il nuovo. Il nuovo Reddito di cittadinanza entrerà in scena già a partire da gennaio ma con requisiti un po’ diversi rispetto al sussidio grillino. Il 31 dicembre 2023 finirà un’epoca: l’epoca del Reddito di cittadinanza.
L’aiuto statale ha avuto vita breve: è durato appena quattro anni. Infatti fu introdotto, su spinta del Movimento Cinque Stelle ai tempi capeggiato da Luigi Di Maio, nel 2019, durante il primo Governo di Giuseppe Conte.
Nel corso degli anni questa misura si è rivelata inefficace nell’obiettivo di reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro. In compenso ha dato un terreno fertile a molti “furbetti” che, in questi 4 anni, si sono intascati il sussidio anche senza averne diritto.
Come da promessa fatta ai suoi elettori in campagna elettorale, il premier Giorgia Meloni ha abolito il Reddito di cittadinanza. E, probabilmente nessuno si sarebbe mai immaginato che ne avrebbe introdotto un altro. Invece, l’attuale situazione di crisi economica, ha reso necessario introdurre un altro sussidio che, però, avrà caratteristiche un po’ diverse dal vecchio Rdc.
Come ottenere il nuovo Reddito di cittadinanza
Il nuovo Reddito di cittadinanza entrerà in vigore a partire da gennaio 2024. Per averne diritto sarà necessario soddisfare requisiti ben precisi che non riguarderanno solo l’ Isee o il reddito familiare. Via il vecchio Reddito di cittadinanza e via libera all’assegno di inclusione. Molti lo definiscono il “nuovo Reddito di cittadinanza” in quanto, effettivamente, importi e durata saranno gli stessi: 500 euro al mese più altri 280 euro per pagare l’affitto.
L’assegno di inclusione, esattamente come il vecchio Reddito, potrà essere erogato fino a 18 mesi consecutivi e poi, dopo lo stop di un mese, potrà essere prorogato per altri 12. In caso di nuclei familiari composti solo da persone con più di 67 anni o da persone non autosufficienti l’importo base sale a 650 euro al mese mentre il contributo per l’affitto scende a 130 euro.
A differenza del vecchio Reddito di cittadinanza però l’assegno di inclusione si rivolgerà unicamente ad una platea specifica: i non occupabili. Cioè quelle persone che non possono lavorare o per ragioni di età o per condizioni di salute.
Dunque potranno fare richiesta per ottenere il nuovo aiuto di Stato solo quei nuclei familiari al cui interno ci sia almeno un disabile oppure un minore oppure una persona che ha già compiuto 60 anni o che sono state prese in carico dai servizi socio assistenziali a causa di disagi psicologici.
Per ottenere l’assegno di inclusione bisogna avere un Isee non superiore a 9360 euro e un reddito familiare non superiore a 6000 euro. Il patrimonio mobiliare non può superare i 30.000 euro mentre quello immobiliare può arrivare fino a 150.000 euro.
Nessun componente della famiglia deve essere sottoposto a misure cautelari né aver riportato condanne penali negli ultimi 10 anni. Infine è necessario essere residenti in Italia da almeno 5 anni di cui almeno gli ultimi 2 in modo continuativo.