Fai una spesa costosa? Ora l’Agenzia delle Entrate vuole sapere come, scattano controlli in tutta Italia

Agenzia delle entrate: entrano in vigore nuovi controlli sui tuoi movimenti bancari, se fai una spesa troppo costosa ecco a cosa potresti andare incontro.

Quando facciamo una spesa, solitamente non dobbiamo rendere conto a nessuno, tuttavia anche se molte persone tendono a non prendere lo scontrino o non conservarlo, sarebbe opportuno tenerlo con sé. Tenere lo scontrino fiscale è una semplice sicurezza, tuttavia i controlli da questo punto di vista, sono davvero molto improbabili, quando facciamo delle spese onerose, e riceviamo una ricevuta di pagamento, il discorso cambia, in questo caso potrebbe essere necessario mantenerla.

Se fai una spesa costosa, sei soggetto a controlli
Documenti  (ecodibasilicata.it)

Esistono dei casi in cui se non si conserva lo scontrino fiscale, si potrebbe incorrere in sanzioni. Per le spese quotidiane non è richiesto lo scontrino fiscale, per spese infatti come come l’abbigliamento, gli oggetti per la casa, i libri o ad esempio i giocattoli, in genere non sono previsti controlli.

Agenzia delle entrate e controlli, scopri tutti i casi in cui si rischia una sanzione

Per le spese di routine non sono previsti controlli dall’agenzia delle entrate, tuttavia in alcuni casi potrebbero esserci degli accertamenti, alcune spese infatti potrebbero essere soggette a verifiche e potrebbe essere richiesta una giustificazione, ciò accade solitamente quando quest’ultime superano il 20% del reddito dichiarato.

Scattano i controlli in tutta Italia
Documenti  (ecodibasilicata.it)

Da questo punto di vista vengono presi in considerazione diversi fattori, si tratta di tutte quelle spese che avvengono mostrando il proprio codice fiscale, attraverso l’emissione di una fattura, tramite mutui, polizze assicurativi o affitti. Ad esempio le ricevute del pagamento del mutuo, possono essere richieste per cinque anni, per quanto riguarda le assicurazioni, il tempo richiesto è di un anno, le ricevute di pagamento dei contratti di affitto, vanno conservati per cinque anni. Nel mirino del fisco inoltre, ci sono anche ricevute di viaggi, prenotazioni, pernottamenti in hotel, scontrini per l’acquisto di mobili, elettrodomestici, rette scolastiche, biglietti di viaggio, ricevute di hotel e ristoranti.

Per tutte le spese elencate, il periodo di controllo si aggira intorno ai sei mesi, le spese in farmacia inoltre devono essere conservate per cinque anni, nel caso in cui si tratti di farmaci acquistati con la tessera sanitaria, in questo caso bisognerà conservare lo scontrino per ottenere la detrazione del 19%. Ad essere soggetti a controllo dell’agenzia delle entrate, sono anche tutte le bollette e il pagamento delle varie tasse, è obbligatorio inoltre conservare gli atti di compravendita di case, atti notarili e di matrimonio.