Estate, anche l’INPS si ferma: ed è una buona notizia

Non solo la tregua fiscale: anche l’INPS si ferma ad agosto: niente verifiche per oltre 30 giorni a beneficio dei contribuenti

A partire dal 26 luglio scorso e fino al 31 agosto 2024, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha messo in atto una serie di sospensioni mirate per semplificare gli adempimenti delle aziende e dei loro intermediari.

estate INPS si ferma
In estate si fermano un po’ tutti – Foto: Ecodibasilicata.it

Cosa riguarda la pausa INPS

Il periodo di pausa riguarderà soprattutto l’inoltro di alcune comunicazioni e la gestione delle richieste di verifica contributiva.  Una delle principali misure adottate dall’Inps nel periodo della pausa programmata . – dal 26 luglio al 31 agosto – è la sospensione dell’inoltro delle Note di rettifica e delle Diffide di adempimento.
Notifiche che sono inviate  quando l’Inps rileva discrepanze o mancanze nei versamenti contributivi. Tuttavia, dal 26 luglio al 31 agosto 2024, queste comunicazioni non verranno trasmesse, se non quando si avvicina la prescrizione dei crediti contributivi.

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E’ tempo di vacanze anche per l’INPS – Foto: ANSA – Ecodibasilicata.it

La sospensione intende ridurre la pressione sulle aziende e sui professionisti. Tuttavia, è importante che le imprese restino vigili e utilizzino questo tempo per sanare eventuali posizioni irregolari, in modo da evitare sorprese alla ripresa delle normali attività. Un altro aspetto rilevante della pausa INPS coinvolge il DurcOnLine, lo strumento utilizzato per verificare la condizione contributiva delle imprese. Durante lo stesso periodo di sospensione, le elaborazioni delle richieste DurcOnLine saranno temporaneamente interrotte.

Il Durc, ovvero il Documento Unico di Regolarità Contributiva, è fondamentale per le imprese che desiderano accedere a benefici normativi e contributivi, come sussidi o sgravi fiscali. La sospensione delle verifiche significa che le richieste di verifica per accedere a questi benefici non saranno processate durante il periodo in questione. L’Inps, nello stesso periodo, sospende anche la trasmissione dei crediti all’Agente della riscossione. Questo significa che, per un mese e mezzo, le pratiche relative ai crediti contributivi non verranno trasferite per il recupero coattivo.

Si ferma anche il Fisco

La trasmissione dei crediti all’Agente della riscossione è un passaggio fondamentale nel processo di recupero dei contributi non versati. Quando un’azienda non adempie ai propri obblighi contributivi, l’Inps solitamente passa la pratica all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che si occupa del recupero forzato delle somme dovute. La sospensione di questa trasmissione offre quindi un respiro temporaneo alle imprese in difficoltà, ma è essenziale non abbassare la guardia. Al termine della sospensione, le attività riprenderanno normalmente, e le aziende dovranno essere pronte a fronteggiare eventuali richieste di pagamento.