In auto, bisogna decidere se viaggiare con il finestrino un po’ aperto o completamente chiuso. Un nuovo studio chiarisce la situazione.
Meglio il finestrino aperto o l’aria condizionata a palla? Si dice spesso che la scelta di tenere il finestrino abbassato in auto influisca negativamente sulla resistenza aerodinamica del mezzo. La fisica, in effetti, dimostra che più i finestrini sono aperti e maggiore sarà la resistenza al vento e, di conseguenza, più carburante sarà consumato. Tale effetto, che è più evidente a velocità elevate, non deve tuttavia trasformarsi in un alibi, dato che il dispendio energetico in surplus sarebbe comunque minimo.
Il problema si pone soprattutto nelle giornate più calde. Viaggiare con il finestrino aperto può essere assai piacevole d’estate: l’aria fresca può migliorare il comfort nell’abitacolo. D’inverno, l’istinto porta invece tutti a chiudere bene il vetro. Dall’altro lato, per chi usa l’aria condizionata, avere spiragli aperti significa disperdere la frescura o il calore che si creano artificialmente e inficiare così tutto il consumo energetico prodotto per creare aria fredda.
Un nuovo studio pone però un allarme sull’uso massiccio di aria condizionata in auto. La ricerca in questione, pubblicata sulla rivista Environmental Science and Technology, rivela infatti la presenza di agenti cancerogeni nelle auto chiuse per conservare la temperatura artificiale.
Il problema in sé, secondo lo studio, non è rappresentato dall’aria condizionata ma sa altre pericolose sostanze. Quali? Bisogna stare attenti ai ritardanti di fiamma: sostanze chimiche utilizzate per ridurre o prevenire la propagazione del fuoco in materiali infiammabili, come plastica, tessuti, schiume e legno.
Nelle auto sono presenti sui sedili, nel volante e in altre parti plastiche. E da tempo era noto che tali ritardanti di fiamma potessero avere effetti negativi sulla salute umana, specialmente quando vengono rilasciati nell’aria all’interno delle auto. Uno di questi ritardanti di fiamma è il TCIPP, che viene appunto utilizzato nella schiuma dei sedili per soddisfare gli standard di infiammabilità. Il TCIPP è un composto semivolatile. In questo senso, viene normalmente rilasciato nell’aria dell’abitacolo.
Secondo la recente ricerca condotta dalla Duke University, il TCIPP è presente nel 99% degli abitacoli delle auto prodotte negli Stati Uniti dal 2015. E dato che tutti gli automobilisti statunitensi trascorrono almeno un’oretta al giorno in macchina, l’esposizione a queste sostanze chimiche può essere un grosso problema per la salute. Ecco perché è assai importante ridurre in tutti i modi possibili l’esposizione. Per esempio ventilando l’auto regolarmente e utilizzando il climatizzatore senza esagerare. In pratica, è sempre meglio tenere il finestrino dell’auto leggermente aperto, anche quando fuori fa caldo o freddo.
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