Un ladro riconsegna alla sua vittima il cellulare appena rubato. La motivazione lascia a bocca aperta. Ecco cos’è successo.
Lo sapevate che esiste un santo che ha la nomea di essere una sorta di “protettore dei ladri”? Sì, avete capito bene. Si tratta di San Medardo, vescovo francese vissuto nel VI secolo che si dice abbia liberato un ladro che si era perso nella sua vigna facendogli pure dono della refurtiva.
Un episodio analogo ebbe come protagonista San Giovanni di Kety, sacerdote polacco vissuto a cavallo tra XIV e XV secolo. Di lui si racconta invece che, aggredito da una banda di ladri mentre era in viaggio per Roma, si fosse accorto di avere ancora alcune monete in tasca (i malfattori, dopo averlo derubato, gli avevano chiesto se avesse dell’altro e lui aveva risposto di no).
Turbato per l’inconsapevole bugia raccontata ai rapinatori, il santo si sarebbe messo a rincorrerli gridando a gran voce: «Vi ho mentito! Non è vero che non avessi più nulla. Ho trovato queste monete».
Inutile dire che i bricconi, sconvolti da questo gesto inaudito, si convertirono all’istante inginocchiandosi davanti alla carità estrema di San Giovanni di Kety, non prima di avergli restituito il maltolto. Bene, di criminali incalliti disposti a restituire la refurtiva se ne trovano anche oggi. Ma non perché disarmati dalla carità di qualche santo capace di porgere evangelicamente l’altra guancia anziché rendere pan per focaccia.
Cellulare rubato e restituito, incredibile la motivazione
Ben diverso infatti quanto accaduto nei giorni scorsi a una coppia di Washington. Marito e moglie (che hanno voluto rimanere anonimi) hanno raccontato all’emittente televisiva WJLA-TV quanto loro successo alle prime ore del mattino, poco dopo aver staccato dal lavoro.
I due avevano appena parcheggiato vicino al loro appartamento a Northwest D.C quando si sono visti avvicinare da un paio di uomini mascherati e armati. Uno dei due complici ha derubato il marito di tutto quello che aveva in tasca, dal telefono cellulare alle chiavi del camion. Poi se l’è svignata insieme all’altro compare, che lo attendeva a bordo di una BMW nera. A questo punto però è successo qualcosa di incredibile.
Due ladri dai gusti difficili
Quando i rapinatori hanno dato un’occhiata loro al bottino hanno subito storto il naso. Insomma, per dirla alla Elsa Fornero erano due ladri piuttosto “choosy“. Rapinatori dai gusti difficili, non facili da accontentare, i malviventi schizzinosi non hanno trovato di loro gradimento il cellulare trafugato alla loro vittima.
Perciò hanno fatto dietrofront e si sono avvicinati nuovamente all’auto della coppia. Ma questa volta per restituire il telefonino. «Fondamentalmente hanno guardato quel telefono e hanno pensato “Oh, quello è un Android? Non lo vogliamo. Pensavo fosse un iPhone”», ha raccontato la donna. Il bizzarro incontro è durato qualche manciata di secondi. Ma di sicuro la coppia se lo ricorderà per sempre.