Dalle lire all’euro, piccole e grandi fortune passate per le nostre mani senza che noi ce ne accorgessimo. Ecco qualche esempio.
Piccole impercettibili fortune passate per le nostre mani senza che vengano capite. Sono spesso queste fortune sono proprio nelle monete, lire ed euro, che si sono avvicendate nelle tasche degli italiani, da trent’anni a questa parte. Monete che hanno fatto il loro corso e sono scomparse, rimanendo in pochi esemplari in fondo a qualche cassetto o dentro delle scatole nell’armadio, insieme ad oggetti più o meno di valore.
Le più remote sono proprio le lire in vigore dal 1862 al 2002, che hanno attraversato la storia d’Italia dal Risorgimento fino ai nostri giorni. Le effigi ritratte ne hanno rappresentato i personaggi più rappresentativi. Cercando tra i coni più recenti fra le tante monete a cui è stato affidato il compito di regolare gli scambi commerciali del nostro Paese ci sono le 500 lire del 1957, chiamate anche Caravelle perché rappresentano le tre navi di Cristoforo Colombo. Il loro presso ormai raggiunge i 5.000 euro.
Attenzione alla moneta da 2 euro
Interessante è anche una moneta da 10 lire del 1946, coniata poco tempo dopo la Seconda Guerra Mondiale meno prezioso dell’altra ma che arriva a costare 400 euro. Il valore attribuito a questi due pezzi è dato dalla scarsa reperibilità, trattandosi di monete passate di mano ai nostri nonni, ormai, e che il trascorrere del tempo ha inevitabilmente ridotto nel numero di esemplari rimasti. Ma c’è una monete molto più recente, e che con estrema probabilità abbiamo tenuto in mano almeno una volta.
Stiamo parlando di una moneta emessa nel 2015 a Monaco, quindi relativamente recente. Si tratta di una banalissima moneta da 2 euro, che all’apparenza non sembra differenziarsi dalle altre. Potrebbe essere usata per degli acquisti di poco conto, e quindi essere scambiata per una qualunque altra moneta. Ma non è così perché è un pezzo ormai raro e il suo valore va molto al di là di quello puramente nominale. E c’è un motivo ben preciso.
La moneta è stata creata per commemorare l’800° anniversario della costruzione del primo castello sulla Rocca e può essere venduta alla bellezza di 1000 euro, ed è alla portata di mano praticamente per chiunque. Bisogna avere la pazienza e l’accortezza di distinguerla dalle altre e, una volta individuata, trovare il modo più profittevole per venderla.