Disoccupato ed età non pensionabile? Puoi ottenere un anticipo sulla pensione ma nessuno lo sa

A determinate condizioni, dopo la Naspi è possibile accedere alla pensione anticipata sfruttando la disoccupazione indennizzata. Ecco come funziona.

Sono molti i lavoratori che oggi si trovano nella necessità di ricorrere alla pensione anticipata dopo un periodo di disoccupazione. La formula, prevista dalle leggi n. 232/2016 e n. 205/2017, è quella dell’Ape sociale, un sussidio di accompagnamento alla pensione di vecchiaia al quale si può accedere con 63 anni compiuti e almeno 30 anni di contributi, o, in alternativa, la pensione anticipata con 41 anni di contributi e almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età. Ma se l’interessato si trova in una condizione di disoccupazione la musica cambia.

lavoratori disoccupati anticipo pensione requisiti
Molti lavoratori oggi si trovano nella necessità di ricorrere alla pensione anticipata dopo un periodo di disoccupazione. (Ecodibasilicata.it)

La normativa dice che gli anticipi pensionistici possono essere fruiti a condizione che l’interessato versi in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro (subordinato) per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di conciliazione obbligatoria (per le imprese con più di 15 dipendenti, ex art. 7 della legge 604/1966 a seguito a un licenziamento per giustificato motivo oggettivo), e che sia stata fruita integralmente la prestazione per la disoccupazione spettante (Naspi) da almeno tre mesi. Vediamo ora le altre ipotesi.

Disoccupazione e pensione anticipata: chi è dentro e chi è fuori

L’anticipo della pensione purtroppo non è accessibile da parte delle seguenti categorie di lavoratori:

  • dipendenti il cui rapporto di lavoro sia stato risolto in via consensuale (anche se hanno avuto accesso alla Naspi nell’ipotesi eccezionale di cui all’articolo 14, co. 3 del dl n. 104/2020 e successive modifiche)
  • dipendenti dimessi per una ragione diversa dalla giusta causa
  • dipendenti che non hanno percepito la prestazione contro la disoccupazione potenzialmente spettante (per motivi quali la mancata proposizione della domanda nei termini previsti dalla legge o la mancanza dei requisiti contributivi richiesti)
  • lavoratori che hanno concluso anticipatamente la Naspi rispetto al periodo massimo potenzialmente fruibile (perché rioccupati con un nuovo contratto di lavoro, per esempio, o in quanto beneficiari della liquidazione anticipata della Naspi)
  • lavoratori autonomi che hanno cessato definitivamente l’attività
  • Cp.co.co in stato di disoccupazione, anche se hanno fruito interamente della Dis-Coll e sono ancora disoccupati al momento della domanda.
lavoratori disoccupati anticipo pensione requisiti
Dal 1° gennaio 2018 possono fruire dell’Ape sociale anche i lavoratori in stato di disoccupazione a seguito della scadenza del contratto a termine, a determinate condizioni. (Ecodibasilicata.it)

Da tener presente, infine, che dal 1° gennaio 2018 (per effetto della legge 205/2017) possono fruire dell’Ape sociale anche i lavoratori in stato di disoccupazione a seguito della scadenza del contratto a termine, se vantano almeno 18 mesi di lavoro dipendente negli ultimi 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro.

Gestione cookie