Capita spesso di trovarsi di fronte a una dichiarazione dei redditi sbagliata: dopo l’errore si può sempre rimediare.
Tanti sono gli errori possibili in fase di dichiarazione dei redditi. Il più comune è quello del non rispettare le scadenze. Poi ci sono gli errori relativi al calcolo delle entrate o al codice tributo da utilizzare. Si sbaglia anche nell’indicazione dei familiari a carico e nel controllo dei dati presenti nella precompilata. E c’è anche chi si dimentica proprio di farla!
Niente paura: chi ha commesso un errore nella dichiarazione dei redditi, e sa dunque di averla sbagliata, ha due vie di uscita. Due strategie principali per correggere gli errori e rimediare prima dell’arrivo di una pesante sanzione. E se ci accorge dell’errore prima della scadenza prevista per la presentazione della dichiarazione, è possibile presentare una dichiarazione correttiva.
In tale dichiarazione si deve riprodurre il contenuto della dichiarazione originale, ovviamente con le dovute correzioni. Altrimenti che sostituzione sarebbe? Se dalla correzione esce fuori un maggior debito o un minor credito, il contribuente dovrà versare la maggiore imposta dovuta. In caso di un credito o di un minore debito, si può invece chiedere un rimborso (o la compensazione).
L’altra strada per rimediare a una dichiarazione dei redditi sbagliata è la dichiarazione integrativa. Questa soluzione è praticabile dopo la scadenza prevista. E bisognerà utilizzare il modello di dichiarazione del periodo di imposta di cui si è sbagliato il calcolo o la compilazione. E qual è questa scadenza?
Quest’anno la data importante è (era) quella del 20 maggio: è allora che il contribuente dovrà scegliere se accettare, modificare e inviare il modello dichiarativo. La scadenza finale per la presentazione del Modello 730, sia precompilato che ordinario, è invece fissata al 30 settembre 2024. Il Modello Redditi Persone Fisiche 2024, riferito all’anno d’imposta 2023, va invece presentato il 15 ottobre.
Dichiarazione dei redditi sbagliata: che fare?
Le soluzioni più congeniali sono quelle relative alla correzione o alla sostituzione della dichiarazione fallata, imprecisa o del tutto sbagliata. Poi c’è una terza via. Si può infatti presentare un Modello Redditi “tardivo”, e lo si può fare entro i novanta giorni successivi alla scadenza del 15 ottobre. Quindi si ha tempo fino al 13 gennaio 2025. In questo caso è previsto il pagamento di una sanzione ridotta: di soli 25 euro.
Non sfruttare nessuna di queste possibilità significherebbe consegnarsi nelle mani dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe poi sanzionare il contribuente per omissione dichiarativa. In questo caso, sono previste sanzioni belle pesanti.
Il consiglio a chi può e vuole fare la dichiarazione redditi con il Modello 730/2024 è di inviarlo entro il 30 settembre 2024, sia se precompilato sia se ordinario. Poi ci sono sempre le scappatoie: si può fare il Modello Redditi Persone Fisiche 2024, entro il 15 ottobre 2024, o la dichiarazione con il Modello Redditi 2024 entro il 13 gennaio 2025.