Detrazione sulle tasse nel 2024, puoi risparmiare quasi 4000 Euro: tutte le informazioni

Si tratta delle detrazioni applicabili sull’istruzione universitaria: ecco le differenze di detraibilità tra le Università statali e le Università non statali.

I costi relativi alla frequenza di percorsi di studio universitario e post-laurea godono di detraibilità tanto per le Università statali quanto per quelle non statali. In ambito di dichiarazione dei redditi, la frequenza di Università statali prevede la detraibilità totale, mentre quella di una Università privata prevede detrazioni variabili di anno in anno, in base alle soglie stabilite dal Ministero dell’Istruzione.

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La frequenza di Università statali prevede la detraibilità totale, mentre la frequenza di Università private prevede detrazioni variabili di anno in anno – EcoDiBasilicata.it

Dunque cosa può detrarre uno studente universitario nell’anno in corso 2024? Ebbene, in linea di principio la detrazione spettante per chi frequenta corsi di istruzione universitaria, corsi di specializzazione e di perfezionamento, master, dottorati, istituti tecnici superiori, conservatori di musica ed istituti musicali pareggiati è pari al 19% delle spese sostenute.

Tuttavia, come accennavamo, sussiste una differenza di rilievo tra gli atenei pubblici e gli atenei privati. I primi, infatti, non prevedono soglie limite né tetti di spesa massimi. Gli atenei privati, invece, prevedono la possibilità di detrarre i costi di studio solo entro una certa quota stabilita per ciascuna Università non statale, calcolata sulla base degli importi medi delle tasse e dei contributi spettanti alle Università statali. Proviamo a capirlo meglio con alcuni esempi concreti.

Università non statali: i limiti massimi di detrazione per le spese di studio

In fase di compilazione della dichiarazione dei redditi, gli studenti frequentanti Università private possono fruire di una detrazione Irpef, che viene calcolata in base alle tasse versate l’anno precedente ed ai dettami espressi dall’articolo 15 del TUIR, ovvero del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

I limiti di detrazione per le Università private
Il tetto massimo di detraibilità stabilito per l’anno in corso 2024 per le Università private è di 3.900 Euro – EcoDiBasilicata.it

Il tetto massimo stabilito per l’anno in corso 2024 è di 3.900 Euro e la sua “variabilità” dipende da due fattori principali: cosa si studia (ovvero la il corso di laurea intrapreso) e dove (ovvero in quale Regione ha sede l’Università che si frequenta). Ad esempio, se il corso di studi intrapreso riguarda l’ambito medico, la soglia massima stabilita è pari a 3.900 Euro per le Regioni italiane settentrionali, 3.100 Euro per le Regioni centrali e 2.900 Euro per le Regioni meridionali e le Isole.

Le stesse soglie sono state stabilite per il 2024 anche per corsi post-laurea di specializzazione, di dottorato e di master di primo e secondo livello, sempre con riferimento a Università non statali. Agli importi deve essere aggiunta anche la tassa regionale per il diritto allo studio. Per maggiori dettagli ed approfondimenti, è consigliabile consultare i responsabili delle Segreterie del proprio ateneo di appartenenza.