Secondo le regole i trattamenti economici che vanno in prescrizione con tempi diversi a seconda del debito. A cosa prestare attenzione.
Il tempo è importante per tutto, anche nelle questioni economiche più difficili, perchè può rappresentare un’opportunità e un termine utile per trovare soluzioni alternative. Di solito i debiti sono considerati prescritti, dunque non più esigibili dopo dieci anni. Ci sono però delle eccezioni, con alcuni debiti e tributi che vanno in prescrizione dopo tre o cinque anni. Tra questi i tributi verso enti locali, quali Regioni, Province e Comuni vanno in prescrizione dopo cinque anni. Una tempistica simile è prevista anche i contributi previdenziali verso l’Inps e i contributi assistenziali verso l’Inail. Per il bollo auto la prescrizione è breve, in quanto si considera prescritto dopo tre anni. Passato il tempo previsto il debitore non è più tale e si toglie il pensiero una volta per tutte.
Le violazioni al Codice della Strada
Tuttavia è importante sincerarsi che sia effettivamente così. Bisogna tenere presente che multe per infrazioni al Codice della Strada restano tra principali cause di problemi con cartelle esattoriali con l’Agenzia delle Entrate Riscossione che compare con i primi avvisi di pagamento. Il termine per la notifica della multa per una violazione al Codice della Strada è di 90 giorni. Questo significa che le autorità amministrative hanno 3 mesi dalla data dell’infrazione per comunicarla al diretto interessato, Il termine sale a 360 giorni se l’infrazione è commessa da un residente fuori dall’Italia.
La multa è solitamente notificata raccomandata con ricevuta di ritorno. La data di spedizione è quella che conta per la verifica dei 90 giorni. Una multa inviata dopo i 90 giorni è da ritenersi nulla. Così come nulli sono tutti i provvedimenti successivi come avvisi di pagamento, ingiunzioni o cartelle esattoriali. Tuttavia non mancano avvisi e cartelle esattoriali per multe inizialmente inviate oltre i termini prestabiliti. In questi casi il destinatario deve impugnare l’atto davanti al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica.
L’eccezione dei sette anni
Riguardo alle multe alcune si prescrivono in 7 anni anziché in 5. Sono le multe stradali del 2019, 2020 e 2021. Quest’ultime hanno un periodo di prescrizione più lungo in ragione della normativa straordinaria che negli anni segnati dall’avvento del Covid ha sospeso di due anni i termini di riscossione. Il decreto legge numero 41 del 22 marzo 2021 ha stabilito che l’aumento della prescrizione da 5 a 7 anni riguarda solo le multe fino al 2021. Quelle successive vanno in prescrizione, come di consueto, dopo 5 anni. Per esempio una multa risalente al 2017 che immaginiamo prescritta nel 2022 è valida fino al 31 dicembre 2024. Sono cadute in prescrizione le multe antecedenti al 2017.