Debiti con il Fisco, c’è tempo fino al 20 settembre. E non è l’unica soluzione

La Rottamazione slitta ancora, e la rata in scadenza potrà essere pagata dopo le ferie di agosto. E comunque non è l’ultima spiaggia.

Dopo le rate di febbraio e maggio 2024, per la quinta rata, che scadeva il 31 luglio (o meglio, il 5 agosto grazie ai 5 giorni di tolleranza), c’è stata una conferma per il posticipo al 20 settembre.

debiit con il fisco quando regolarsi
Regolarizzare la posizione quando si hanno debiti è importante – Foto | Ecodibasilicata.it

Ora avrai più tempo

Più tempo per pagare la quinta rata e maggiore tempo per evitare, in caso di mancato pagamento, la decadenza dal beneficio. È anche possibile che ci sia un’ulteriore riapertura dei termini, di cui si parla già per quanti hanno saltato le prime due rate del 2024. il saldo della quinta rata della rottamazione quater deve essere pagato entro il 20 settembre 2024.

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Rispettare le scadenze è fondamentale – Foto | Ecodibasilicata.it

A dire il vero, il 15 settembre è la scadenza, mentre il 20 settembre è la data ultima con tolleranza di 5 giorni. In questo modo, evita, dopo aver versato 4 rate, di perdere lo sconto su sanzioni, aggi e interessi, che la rottamazione le ha concesso. Saltando una rata, si decade dal beneficio. Le prime rate pagate saranno considerate come acconti sugli importi complessivi dovuti. Le cartelle torneranno nella loro interezza a essere pretese dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (compresi interessi, aggi e sanzioni precedentemente eliminati), con tanto di azioni esecutive come pignoramenti di conti correnti, pensioni o stipendi, o i fermi amministrativi di auto e veicoli in genere. Per chi non riesce a pagare le rate, ci sono sempre soluzioni alternative, come la rateizzazione ordinaria.

Non è l’unica soluzione

Chi è decaduto dalla Rottamazione quater, o a chi decadrà saltando i prossimi appuntamenti in cassa, di chiedere all’Agenzia delle Entrate Riscossione il rientro rateale ordinario. In questo modo è possibile spalmare fino a 72 rate i debiti. Si tratta di rate mensili e non trimestrali come invece prevede la rottamazione.
Certo, il debito totale sarà più alto, perché non ci sono gli sconti su aggi, interessi e sanzioni come prima descritto. Ma la rata sarà sicuramente meno onerosa rispetto a quelle che molti contribuenti sono chiamati a pagare aderendo alla definizione agevolata quater.

Poiché la rottamazione delle cartelle ha previsto 18 rate come numero massimo concedibile, chi ha debiti elevati si trova a dover fare i conti con rate non certo basse. con la rottamazione delle cartelle i contribuenti hanno potuto definire tutti i ruoli dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Per gli altri debiti, finiti all’incasso dell’Agenzia delle Entrate Riscossione dal primo luglio 2022 ad oggi, la rottamazione non vale. Si tratta di ulteriori debiti oltre a quelli rottamati e da pagare.

Con la rateazione ordinaria, anche queste cartelle escluse dalla rottamazione possono essere inserite, favorendo la pulizia completa della situazione debitoria di un contribuente e non lasciando altri debiti nonostante il corretto pagamento della rottamazione.

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