Debiti con il Fisco, arriva la Legge che ti cambia la vita

Una svolta nel rapporto tra contribuenti e Fisco. La decisone del Governo sembra intesa a percorrere la strada della flessibilità.

Finalmente il dado è tratto: Palazzo Chigi ha approvato in via definitiva il decreto di riforma del sistema della riscossione intervenendo sul numero di rate richiedibili. In sostanza il contribuente potrà beneficiare di un periodo più lungo per realizzare i pagamento. E il cambiamento non è da poco: sarà possibile richiedere 120 rate se il contribuente versa il situazione di difficoltà.

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Avere debiti provoca non poca ansia – Foto: Ecodibasilicata.it

Fisco e contribuenti, una svolta attesa

Il decreto entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025 per le rate da pagare all’Agente della riscossione, Ex Equitalia. Tra le novità introdotte dal decreto, è particolarmente rilevante l’introduzione del discarico automatico. Non si tratta né di una rottamazione né di uno stralcio delle cartelle. Significa che le patiche affidate all’ente di Riscossione, decorsi 5 anni dal loro affidamento, ad eccezione dei rediti sono oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito da parte delle imprese. Il discarico non comporta l’estinzione del debito. Quando maturano i tempi per il discarico l’ente che vanta il credito nei confronti del contribuente potrà o provvedere autonomamente alla riscossione dei crediti non prescritti o, in presenza di “nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore”, riaffidarlo all’ente di riscossione.

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L’accordo andrà sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate – Foto: ANSA – Ecoibasilicata.it

Sull’azione di recupero dei crediti è comunque previsto il controllo del Ministero dell’Economia e quello dell’ente creditore, che può contestare all’agente della riscossione l’intervenuta decadenza o prescrizione del credito. L’ADER può definire la contestazione pagando un ottavo del credito, affidato oltre agli interessi,

Ma il passaggio più significativo del Il nuovo decreto è la progressiva estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti. Si passa dalle attuali 72 a 120 quando si verifica un obiettivo peggioramento della situazione economica del debitore, il periodo può essere prorogato per un tempo di pari durata.

Il dialogo con il contribuente

Per debiti inferiori o pari a 120.000 euro, per chi dichiara di “versare in temporanea situazione di obiettiva difficoltà” è previsto un aumento delle rate. L’aumento previsto dalle nuove disposizioni di Legge sarà tuttavia graduale. Infatti la dilazione potrà essere concessa con una suddivisione che arriva a 84 rate mensili limitatamente alle richieste presentate negli anni 2025 e 2026. Possono essere concesse 96 rate per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028, e 108 rate per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029. Un passo in avanti notevole se si considera che oggi si possono richiedere fino a 72 rate.

Se finiscono i soldi

Se il contribuente attesta la propria situazione temporanea di obiettività difficoltà, per debiti di importo superiore a 120.000 euro, potrà richiedere fino 120 rate mensili. E questo avverrò indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta. Invece, sempre in ipotesi di attestazione di difficoltà, ma per i debiti di importo fino a 120.000 euro le rate variano: da 85 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026; da 97 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028; da 109 a un massimo di 120 rate mensili per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.

La situazione di temporanea difficoltà economica può essere attestata in questo modo: per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali tramite ISEE; per gli altri soggetti, in base all’indice di liquidità e al rapporto tra debito da rateizzare e quello residuo.

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