Crollo dei voli low cost in Italia, perché le compagnie sono in fuga

Il numero dei voli aerei low cost continuano a diminuire nelle tratte nazionali e i prezzi continuano a salire. Scopriamo il motivo.

Il numero dei voli aerei sulle tratte nazionali continua a calare drasticamente a causa delle nuove scelte commerciali. Come si prospetta questo 2024 per le compagnie aeree low cost?

Crollo voli low cost
Crollo dei voli low cost in Italia (Foto Ansa) (ecodibasilicata.it)

L’offerta continua a diminuire ma la domanda possiede le caratteristiche opposte: cresce sempre di più. Le previsioni per questo 2024 sono preoccupati per via del taglio netto che stanno subendo i voli aerei sulle rotte che collegano gli scali italiani mentre si assiste ad un incremento per le tratte europee.

Crollo dei voli? Vediamo le cause

Ryanair, EasyJet, Wizz Air e Vueling sono le compagnie low cost con presidio sul territorio italiano. Quest’ultima già da tempo ha ridotto la propria offerta. Pian piano tutte le aerolinee hanno subito tagli su tagli. Ma vediamolo nel dettaglio.

Crollo dei voli low cost
Crollo dei voli low cost vediamo le cause (Foto Ansa) (ecodibasilicata.it)

Secondo un’analisi del Corriere della Sera le motivazioni per cui c’è stata una forte riduzione dell’offerta sono principalmente tre. C’è stata una scelta commerciale differente in quanto hanno puntato sugli investimenti di collegamento tra l’Italia e l’Europa. Il secondo motivo è che i costi che riguardano l’addizionale comunale sono tra i più alti dei Paesi Europei. Infine purtroppo l’Italia porta dei ricavi minori durante tutto l’anno se vengono paragonati ai collegamenti esteri.

Tagli effettuati? Vediamoli nel dettaglio.

In particolare possiamo parlare di oltre due milioni di posti in meno rispetto allo scorso anno. Nel dettaglio Ryanair ha tagliato del 7% le sue offerte, EasyJet del 9% ma soprattutto Wizz Air con addirittura il 45% in meno rispetto al 2023. Nei primi nove mesi del 2024 si prospetta un calo complessivo del 0,6% su tutte le tratte nazionali.

Un grande numero rispetto alle richieste che si prospettano per l’anno. A questo bisogna aggiungere un grande problema relativo ad alcune regioni del Sud Italia che nuovamente si vede maggiormente penalizzato. Con il -8% dei voli da e per la Sicilia e un -6% per quelli in Sardegna e Puglia: il quotidiano spiega che si tratta di quasi due milioni di posti in meno con un calo dell’80% della propria offerta per queste zone.

Purtroppo un miglioramento può arrivare soltanto da Wizz Air che ha già eliminato molti dei suoi aeromobili non per motivi commerciali ma prevalentemente tecnici. Insomma vedremo vivendo come si prospetta questo anno e cosa ci aspetterà. Continuiamo a sperare in un rincaro dell’offerta così da non essere limitati nella scelta dei voli.

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