Quali sono le migliori e le peggiori creme spalmabili sul mercato? Gambero Rosso stila la classifica ed ecco quali sono le più buone.
Tra le golosità più irresistibili, c’è sicuramente la crema spalmabile alla nocciola: attrae come una calamita, è difficile resistere e fermarsi dal mangiarla. Da sola a cucchiaiate o spalmata sulla classica fetta di pane, ma anche per farcire i dolci più vari, questa crema a è una bontà che piace a tutti o comunque certamente alla maggior parte delle persone.
In commercio se ne trovano diverse e si può dire che si assomigliano un po’ tutte. Il gusto le fa sembrare tutte molto simili se non per qualche leggera differenza nella gradazione dell’aroma di nocciola, più o meno accentuato, nella dolcezza, più o meno forte e in qualche sentore, a volte di vaniglia, a volte burroso.
Nei test di degustazione, come quelli effettuati da Gambero Rosso, si riscontra che il prodotto leader nel settore, la Nutella, è così tanto amata e ha abituato così fortemente i consumatori al suo gusto che non si sa distinguere circa la qualità. Il consumatore medio non sa capire dal gusto quale sia la crema spalmabile migliore.
Gambero Rosso ha eseguito un blind test basandosi su 25 creme spalmabili per una valutazione di qualità e gusto. Sono stati analizzati l’aspetto, la texture, il profumo, il profilo aromatico e le sensazioni retrolfattive di ognuna. I risultati del test sono diversi da quelli che forse molti potrebbero aspettarsi. La Nutella, regina indiscussa delle creme spalmabili, di certo la più famosa, non è al primo posto, ma raggiunge solo il quarto.
I 25 campioni di crema spalmabile sono stati resi anonimi e fatti degustare da assaggiatori professionisti che hanno dato il loro giudizio in base ai parametri presi in esame. Al primo posto, con un punteggio di 78/100, si è classificata la crema Novi ritenuta sorprendente in termini di gusto e qualità.
È piaciuta più della Nocciolata Classica Rigoni Asiago, che – con un punteggio inferiore di 15 punti – è al secondo posto. Entrambe per raggiungere le prime posizioni hanno una qualità determinata dalla prevalenza di grassi pregiati come l’olio delle nocciole e il burro di cacao ed una buona percentuale di nocciole che si aggira sul 45%. Anche la texture è risultata eccellente con una cremosità omogenea e raffinata, vellutata e sottile.
Al terzo posto c’è la crema alla nocciola di Conad Sapori&Dintorni ottenuta con nocciole del Piemonte, latte scremato, cacao magro e lecitine di soia e aromi naturali. La nota dolce rimane anche nel retrogusto ma si unisce bene all’aroma tostato e al cacao.
La Nutella è solo quarta in classifica e si caratterizza per contenere un elevata quantità di olio di palma e di zucchero, la metà del prodotto in termini quantitativi. Proprio per questo elemento e per la presenza di solo il 13% di nocciole non raggiunge i vertici e si posiziona con un giudizio definito al limite della sufficienza.
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