Un brutto segnale, che si ripete. E le conseguenze sono angoscianti. Così le banche ci tengono lontani dai nostri risparmi, per paura
Di recente le banche stanno bloccando tali conti perché considerano a rischio determinati clienti. Solitamente sono quattro i casi in cui un correntista si vede negare l’accesso al suo credito bancario. Il primo caso è per scoperto, ossia quanto il conto corrente è in rosso e non ci sono più fondi e si diventa debitori, la banca può bloccare qualsiasi operazione. Ciò significa che l’utente non potrà più usufruire della carta di credito, del bancomat e degli assegni. Il conto corrente viene riattivato solo quando il cliente riesce a saldare tutti i debiti.
Quando fermano il conto
Un altro caso è rappresentato dalla violazione della legge antiriciclaggio che può dare la possibilità alle banche di bloccare il conto corrente di chi ha commesso l’infrazione. La norma prevede che il correntista deve compilare e sottoscrivere un questionario con i dati sensibili. Se l’operazione non viene effettuata entro sessanta c’è il blocco del conto. Un altro caso si può avere per debiti. Dopo il blocco della somma pari al debito più la metà, l’Agenzia delle Entrate può procedere al pignoramento. Il blocco viene rimosso quando il debito viene saldato. Infine il blocco avviene in caso di morte del titolare. La scelta delle banche di bloccare alcuni conti correnti può essere inoltre dovuta al fatto che alcuni clienti sono considerati a rischio.
Banche, quando il cliente è a rischio
Non esiste una definizione chiara e univoca che possa rendere precisamente il concetto di cliente considerato a rischio, poiché ogni banca applica i suoi metodi basati sulle proprie politiche. Ogni istituto può considerare e dare importanza a motivi diversi. Può accadere a coloro che hanno una cattiva storia creditizia, oche non hanno una storia finanziaria consolidata, può accadere ai clienti che non forniscono adeguate informazioni sulla propria situazione economica.
Sono certamente a rischio i clienti che effettuano operazioni sospette: transazioni illecite, gioco d’azzardo o speculazioni nel mercato immobiliare.
La banca dovrebbe sbloccare il conto chiarita la situazione mai i tempi non sono sempre garantiti né prevedibili. Nei casi di ritardo ingiustificato, i correntisti possono rivolgersi alle autorità competenti e avviare azioni legali per far valere i propri diritti.