Gli ex percettori di Reddito di Cittadinanza dovranno ritirare la Carta di Inclusione per ricevere la prima ricarica del nuovo sussidio economico.
Dal 1° gennaio 2024 al posto del Reddito di Cittadinanza c’è l’Assegno di Inclusione. I beneficiari del nuovo supporto economico dovranno cambiare carta per spendere i 480 euro o più erogati alle famiglie con minori, invalidi, over 60 e in condizioni di disagio economico.
L’Assegno di Inclusione è erogato ai nuclei familiari con ISEE entro i 9.360 euro e che rispettano determinati requisiti reddituali e patrimoniali. Sostituisce il Reddito di Cittadinanza e prevede che gli interessati sottoscrivano un Patto di Attivazione Digitale per l’inclusione lavorativa e/o sociale. La firma del PAD sarà indispensabili per poter ricevere la prima ricarica del sussidio. Potrà avvenire contemporaneamente all’inoltro della domanda dell’Assegno di Inclusione o in un momento successivo.
Se l’iter è già stato concluso allora i soldi si potranno ottenere già a fine gennaio 2024 (in via del tutto eccezionale). Da febbraio, invece, la prima erogazione scatterà il mese successivo a quello di inoltro della richiesta – o meglio – della sottoscrizione del Patto di Attivazione. La ricarica arriverà su una nuova carta. I percettori devono, dunque, andare a ritirare la card con l’importo spettante.
La modalità di ritiro della Carta di Inclusione
L’Assegno di Inclusione è erogato ogni mese attraverso la Carta di Inclusione. Un sms avviserà i percettori che la card in questione è pronta per essere ritirata presso Poste Italiane. L’iter è del tutto simile, dunque, alla Carta Dedicata a Te dedicata ai nuclei familiari con ISEE entro i 15 mila euro. Una volta inviata la domanda e sottoscritto il PAD, dunque, si dovrà solamente attendere il messaggio per poi recarsi presso un Ufficio Postale.
Sulla Carta di Inclusione ci sarà già la prima ricarica del mese di gennaio o successivi in base alla data di presentazione della richiesta. L’importo massimo annuo corrisponde a 6 mila euro ma si può incrementare in base alle necessità abitative e alla composizione del nucleo familiare. Arriva fino a 7.560 euro se in famiglia ci sono persone con età pari o superiore a 67 anni e disabili gravi o non autosufficienti più over 67.
Fino a 3.360 euro annui spettano alle famiglie che abitato in affitto con un contratto regolarmente registrato. Questa quota B avrà importo variabile in base ai dati ISEE. I percettori dell’Assegno beneficeranno di diciotto erogazioni prima di procedere con il rinnovo dopo aver atteso un mese di sospensione. Con il rinnovo le ricariche diventeranno dodici.