Come calcolare la cifra che si percepirà in pensione, un metodo semplice e veloce: tutte le informazioni utili che bisogna assolutamente conoscere.
Tutti vorrebbero conoscere quanto prenderanno una volta che andranno in pensione. La mobilità nel lavoro, tra precariato, interruzioni, disoccupazione, cambi di professione e soprattutto le sempre nuove norme pensionistiche possono rendere il calcolo della pensione un vero rebus. Esistono comunque dei sistemi che consentono di conoscere in modo abbastanza preciso quanto sarà l’importo della pensione.
Sapere quanto si percepirà di assegno pensionistico è molto importante perché consente di fare delle previsioni affidabili sul momento in cui si potrà andare in pensione e soprattutto se i contributi versati sono sufficienti o se è consigliabile integrarli con una forma di previdenza complementare.
Di seguito vi segnaliamo un metodo efficace, semplice e veloce per conoscere a quanto ammonterà l’assegno mensile della pensione. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Come calcolare la cifra che si percepirà in pensione, il metodo
Il sistema più semplice e immediato per calcolare l’importo della pensione e conoscere quanto si prenderà di assegno mensile è, ovviamente, utilizzare il calcolatore presente sul sito web dell’Inps. Non dovete fare altro che inserire tutti i dati richiesti e il sistema farà i conti per voi. In ogni caso, anche senza il sistema automatico, l’importo della pensione può essere anche calcolato autonomamente. Basta avere tutti i dati su tutti i contributi versati durante la propria carriera lavorativa (montante contributivo), conoscere il coefficiente di trasformazione dell’età di pensionamento e considerare l’età di pensionamento.
Il calcolo della pensione viene effettuato con la moltiplicazione del montante contributivo per il coefficiente di trasformazione dell’età di pensionamento. La somma di tutti i contributi versati (montante contributivo) si conosce dall’Estratto Conto Certificativo (EcoCert) che si può scaricare dalla propria area riservata dal sito Inps. Mentre i coefficienti di trasformazione sono quei valori percentuali specifici utilizzati nel calcolo delle pensioni che vengono stabiliti per legge e sono aggiornati ogni tre anni, con l’adeguamento dell’età pensionabile in base alle aspettative di vita.
I coefficienti di trasformazione sono indispensabili nel calcolo delle pensioni con il sistema contributivo. Si applicano interamente a tutti i casi in cui l’anzianità contributiva è iniziata dal 1° gennaio 2012, con applicazione del calcolo “pro rata”. Inoltre, i coefficienti sono impiegati per calcolare parte della pensione nelle situazioni miste o retributive che riguardano rispettivamente i lavoratori con contributi versati al 31 dicembre 1995 e quelli con 18 anni di contributi al 1° gennaio 1996.
Il risultato cambia, poi, a seconda della scelta della possibile età della pensione: pensione di vecchiaia a 67 anni, l’ipotesi generale, oppure i casi di pensione anticipata come Ape Sociale, Opzione Donna o Quota 103.