Cinque cibi che una volta erano poveri e che oggi sono di lusso

Cibi di lusso che prima erano alla portata di tutti: ci sono prodotti insospettabili che in passato erano considerati di scart. Vediamo quali sono e come mai sono cambiate le cose. 

Le mode esistono da sempre e coinvolgono di fatto tutti gli aspetti della nostra vita. Tra questi aspetti c’è, senza dubbio, anche il cibo. Tutti sappiamo come nel tempo si siano succeduti prodotti e preparazioni con alterne fortune. Piatti e alimenti che in un periodo erano, magari, considerati delle vere primizie e che in un altro periodo erano, improvvisamente, diventati di scarto. Trasformazioni dovute, in gran parte, proprio alle mode e al loro diffondersi all’interno della società. Non solo, però: è capitato alle volte che a cambiare l’andamento sul mercato di un prodotto fossero cambiamenti climatici, che rendevano il prodotto meno disponibile di prima. Insomma, i fattori sono diversi. Proviamo a vedere insieme quali sono o cibi che, più di altri, hanno subito questa trasformazione, da prodotti per tutti e eccellenze e beni di lusso.

Cibi di lusso che prima non lo erano: eccone cinque

Sushi
Sushi, cibo di lusso? | Unsplash @Tamas Pap – Ecodibasilicata.it
  1. Il caviale: se oggi qualcuno vi chiedesse di nominare un cibo considerato di lusso con ogni probabilità vi verrebbe in mente proprio il caviale. In passato, però, le uova di storione non avevano certo la fama di cui godono oggi. Tutt’altro: aveva così poco valore che spesso veniva regalato nelle locande, da affiancare a ciò che si stava bevendo. Non solo, spesso veniva persino dato come pasto nelle prigioni. Poi, improvvisamente, la popolazione di storioni diminuì e il prezzo del caviale aumentò. Il resto è storia.
  2. Le ostriche: una sorte simile a quella del caviale l’hanno vissuta le ostriche. In passato, infatti, l’ostrica era abitualmente consumata dagli strati più poveri della popolazione che viveva nelle città di mare. Le ostriche erano spesso vendute lungo le strade per pochi spiccioli. L’arrivo dell’industrializzazione fece dimunire la loro produzione, con conseguente aumento dei prezzi. Oggi sono uno dei cibi più costosi al mondo, simbolo del lusso.
  3. L’astice: se vi dicessimo che un tempo l’astice era chiamato “scarafaggio del mare” ed era consumato soprattutto dai più poveri ci credereste? Era così, questo perché lungo le coste, soprattutto negli Stati Uniti, gli astici erano tantissimi e quindi considerati un cibo per la servitù e per i prigionieri. Nel tempo questa cosa è cambiata: gli astici non sono più così diffusi e il loro prezzo è salito alle stelle, così come la loro fama.
  4. Carne Wagyu: sembra che il mondo della ristorazione ormai non possa più farne a meno. La carne di Wagyu è uno dei fenomeni del momento: estremamente marezzata ed estremamente costosa. In passato, però, era l’esatto contrario. Sia il mercato europeo sia quello americano non apprezzavano questo tipo di carne, considerata di bassa qualità.
  5. Il sushi: piatto simbolo della cucina del Sol Levante, è oggi considerata una preparazione d’eccellenza. Se si vuole mangiare un sushi di qualità si deve essere pronti a spendere, anche parecchio. Anche in questo caso, però, si tratta di un’evoluzione di ciò che era in passato. Il sushi, infatti, era il pranzo della gente comune e il riso serviva per conservare il più possibile il pesce.