Non sono finiti i guai per Chiara Ferragni, ma l’azienda dell’influencer passa al contrattacco rimettendo tutto in gioco
Sembra passato un secolo da quando Chiara Ferragni scendeva le scale dell’Ariston per condurre, assieme ad Amadeus, la 73esima edizione del Festival di Sanremo. In un anno, tra crisi presunte con il marito Fedez, raccontate anche in una puntata speciale di The Ferragnez, e la continua ascesa nel mondo dei social e non solo, l’influencer è andata incontro anche a un incidente non da poco, sfociata anche in un’indagine della procura di Milano per truffa aggravata nei confronti dei consumatori.
Dal caso Balocco, scoppiato a metà dicembre, l’imprenditrice digitale originaria di Cremona ha visto la sua popolarità diminuire non di poco, così come i suoi post su Instagram – in cui ha ancora i commenti bloccatissimi solo a chi segue – e soprattutto le sponsorizzazioni e collaborazioni che nel corso degli anni aveva ottenuto con grande fatica e impegno.
Proprio per questo motivo, il suo team di collaboratori ha deciso di rispondere a Cartiere Paolo Pigna, che aveva annunciato di voler interrompere i rapporti di collaborazione con le aziende collegate a Ferragni.
Fenice Srl, ovvero la società che si occupa di gestire i marchi di Ferragni, ha infatti risposto con un comunicato all’azienda milanese che produce quaderni e fogli di carta. “L’illegittimità della decisione di Pigna – si legge nella nota del team dell’influencer da più di 29 milioni di follower su Instagram – è stata aggravata dalla scelta dell’azienda di comunicare al pubblico, prima ancora che a Fenice, la cessazione del rapporto di partnership; una scelta evidentemente strumentale e contraria al dovere di buona fede nell’esecuzione del contratto“, e quindi la volontà di “agire nelle sedi più opportune a tutela dei propri interessi“.
Non solo, perché nel comunicato stampa viene anche ricordato come l’amministratore delegato di Pigna, proprio in occasione della bomba scoppiata intorno a Ferragni, il 23 dicembre si era schierato accanto all’imprenditrice 36enne, definendo la collaborazione “proficua e soddisfacente“, quindi contraria al codice etico.
“Fenice comunica inoltre che analoghe iniziative di tutela verranno prese nei confronti dei soggetti che abbiano messo in atto comportamenti in violazione dei contratti di collaborazione in essere e pertanto degli interessi di Fenice“, concludono nella nota, mandando un avvertimento a tutti quelli che hanno intenzione di bloccare i contratti dell’influencer. Che cosa succederà adesso? Non ci resta che attendere e vedere gli ulteriori sviluppi.
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