Sono aumentate le indennità per chi si infortuna mentre svolge il suo lavoro. L’assegno sarà più alto: ecco di quanto.
Ci sono diverse attività lavorative che possono causare più di qualche problema ai lavoratori. Gli infortuni sul lavoro possono ancora accadere e in presenza di tale situazione, nel 2024, le famiglie delle vittime accoglieranno un’indennità più elevata.
L’importante novità per chi si fa male sul lavoro riguarda l’aumento degli importi dell’indennità grazie ad un incremento della dotazione del Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul proprio posto di lavoro. A dare l’annuncio dell’approvazione del decreto annuale che finanzia questa indennità è stato il Ministero.
Si va da 10.000 euro circa per un solo superstite fino a 28.000 euro in presenza di più di tre superstiti. Entriamo nel merito per capire come cambia l’indennità e come fare domanda all’INAIL.
Aumentano le indennità per gli infortuni sul lavoro: come fare domanda
La legge di Bilancio ha stanziato oltre 10 milioni a cui si aggiungono 1 milione 888mila 465 euro di avanzo di gestione 2007-2019 comunicato dall’INAIL. Per questo motivo, l’indennità 2024 può contare su un fondo da 12 milioni 367mila 886 euro.
Questa notevole cifra determina un aumento delle prestazioni rispetto al 2023, quando le indennità andavano da 9.000 a 24.000 euro a seconda della disposizione del nucleo familiare che né aveva diritto. Per quest’anno gli importi spettanti sono i seguenti:
- Numero superstiti 1, importo 10.265,35 euro;
- Numero superstiti 2, importo 16.449,29 euro;
- Numero superstiti 3, importo 22.633,23 euro;
- Numero superstiti più di 3, 28.817,17 euro.
Questa misura una tantum risarcisce la famiglia di un lavoratore vittima di un gravissimo incidente sul lavoro e viene riconosciuta dall’INAIL, a cui bisogna fare domanda, sulla base del decreto stabilito dal ministero annualmente.
Il risarcimento spetta al coniuge anche in unione civile e ai figli minorenni oppure fino a 21 anni se studenti di scuola media superiore o professionale, o ancora fino a 26 anni se studenti universitari. I figli maggiorenni studenti devono essere a carico e non avere alcun lavoro retribuito.
La domanda deve essere presentata all’INAIL con una raccomandata a/r oppure Posta Elettronica Certificata (PEC), tramite i moduli specifici che possono essere compilati anche rivolgendosi ai patronati. All’interno bisogna indicare i superstiti aventi diritto e gli estremi per il pagamento, andando ad includere una delega in presenza di più superstiti maggiorenni o quando ci sono minorenni che appartengono a nuclei diversi.