L’inizio del 2024 non ci porta buone notizie in merito alle bollette, soprattutto del gas, per via del ritorno all’Iva al 22%.
La “tutela” che prevedeva l’Iva sul gas al 5% è terminata e dal 1 gennaio si è passati al 22%. I consumatori, di conseguenza, pagheranno molto di più la bolletta, anche perché siamo in pieno inverno.
Checché se ne dica, infatti, il tanto temuto surriscaldamento globale non ha effetti immediati sui consumi di gas per il riscaldamento, perché l’inverno si sta comportando come sempre: piove, ci sono le gelate notturne, nevica e fa freddo.
Mettiamoci anche la fine del mercato tutelato e le bollette emesse in questo mese di gennaio potrebbero far venire un infarto. La situazione è preoccupante e più che altro non si intravedono vie d’uscita. Possiamo fare in modo di non farci fregare (anche) dalle aziende di fornitura, semplicemente adottando un comportamento utile.
Ecco cosa fare per contrastare il caro bollette, e non si tratta solo di abbassare i termosifoni
Molti stanno già adottando strategie per ridurre i consumi di gas: coibentazione di finestre, abbassamento dei gradi sul termostato, meno ore di termosifoni accesi e uso più consapevole dell’energia.
Oltre a questo, però, possiamo anche ricordarci un diritto fondamentale che spesso viene sottovalutato: quello di poter fare l’autolettura del gas.
In bolletta troviamo molte voci, e ovviamente quella dei consumi del bimestre, del mese o del quadrimestre, a seconda del tipo di contratto che abbiamo stipulato. Ma la lettura spesso e volentieri viene effettuata dal fornitore/distributore in modalità “presunta”. Questo significa che, in base alle stime annuali, l’azienda decide che noi abbiamo consumato circa tot metri cubi di gas.
A volte i conguagli e le letture presunte portano a delle vere mazzate in bolletta, e poi bisogna anche dire che si tratta di una pratica scorretta, anche se permessa dalla Legge. Un utente cerca di risparmiare, magari usando meno il riscaldamento, e poi il risparmio viene vanificato da una bolletta che non rappresenta la scelta operata dal cliente.
Anche se poi le aziende di fornitura effettuano altri conguagli e restituiscono il denaro versato in eccesso, il cliente intanto deve anticipare soldi per un bene di cui non ha usufruito.
Non dimentichiamo poi un dettaglio molto importante: anche sole poche decine di euro, moltiplicate per milioni di utenti, permettono alle aziende fornitrici di energia di incassare milioni di euro senza averne diritto, e che magari utilizzano per fare investimenti fruttuosi (per loro). Di conseguenza è sempre bene comunicare alla propria società di fornitura del gas la lettura reale del contatore.
Bisogna prestare attenzione alle date, poiché le letture saranno accettate solo in determinati periodi del mese/anno. L’unico modo per fare l’autolettura in modo corretto è chiedere informazioni al proprio fornitore, o meglio ancora aprire un account da cui gestire il proprio contratto.