Il Decreto Disabilità comporta una serie di novità che entreranno in vigore a partire dal 30 giugno. Vediamo di che cosa si tratta
Ci sono tutta una serie di importanti novità in vista per quanto riguarda il contesto delle agevolazioni e della regolamentazione, relative alla legge 104, delle procedure per coloro che hanno disabilità gravi. Si tratta in particolare di diverse modifiche inserite in un apposito Decreto Disabilità recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che entreranno ufficialmente in vigore a partire dal prossimo 30 giugno.
Le persone coinvolte e anche chi, in futuro, intenda richiedere la totalità della 104, deve dunque verificare con attenzione come tali criteri vadano a mutare così come le percentuali di invalidità. E come, sostanzialmente, venga modificata sulla base di questi nuovi parametri, la definizione di disabilità.
La principale finalità del Decreto è quella di fare in modo che il riconoscimento della condizione di invalidità sia ampiamente riconosciuto ed assicurato a chi si trova a fare i conti con una delle molteplici forme di disabilità. Se da un lato, infatti, va rimuovere gli ostacoli, dall’altra incrementa la piena attivazione di sostegni che consentano di ottenere, in tutti gli ambiti della vita quotidiana, “il pieno esercizio dei diritti sociali e civili”. Le disposizioni contenute nel Dlgs 62/2024 hanno dunque come obiettivo principale l’andare a garantire alle persone disabili un progetto di vita individuale partecipato e personalizzato.
Andando a riformare la disciplina di settore in due step: dopo l’entrata in vigore delle prime misure dal 30 giugno, si passerà al 10 gennaio 2025 per l’applicazione di tutta una serie di altre disposizioni. La novità più importante sono certamente i nuovi criteri adottati per il calcolo della percentuale di invalidità. La valutazione verrà sempre effettuata dall’Inps previa domanda dell’interessato che dovrà fornire apposito certificato medico. Seguirà una visita collegiale per effettuare il test Whodas con conclusione del procedimento entro 90 giorni dalla presentazione del certificato medico (solo in alcuni casi specifici si può evitare la visita)
Gli standard internazionali impiegati per effettuare le numerose vautazioni atte ad attestare la percentuale di invalidità sono i seguenti: ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) e ICD (Classificazione internazionale delle malattie). Ma non solo perché viene introdotto anche il concetto di accomodamento ragionevole, avente la finalità di abbattere le barriere con tutta una serie di accorgimenti. Ed attivabile in via sussidiaria mediante presentazione di apposita domanda. Il disabile, infine, potrà anche richiedere l’elaborazione del cosiddetto progetto di vita: previa valutazione multidimensionale si andranno a stabilire le possibilità occupazionali e le esigenze abitative.
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