Nel 2024 la Certificazione Unica subisce un’importante trasformazione, ma non per tutti. Scopri i nuovi dati da inserire nella dichiarazione dei redditi.
Il nuovo decreto legislativo, frutto della riforma fiscale del Governo, è una boccata d’aria fresca per i sostituti d’imposta. Una serie di cambiamenti mirati a semplificare gli adempimenti tributari è pronta a rivoluzionare la gestione delle pratiche fiscali.
A cominciare dalla Certificazione Unica, il cuore pulsante delle dichiarazioni dei lavoratori autonomi forfettari. Da ora in poi, non sarà più necessario inviarla all’Agenzia delle Entrate. Ma non è tutto: il decreto introduce una soglia che permette di posticipare il versamento della ritenuta d’acconto al mese successivo, aprendo la strada a una gestione più flessibile.
Nuovi dati da inserire nella dichiarazione dei redditi
Inoltre, per chi opera nel campo del 770, i sostituti d’imposta che erogano redditi da lavoro dipendente o autonomo possono inserire direttamente i dati delle trattenute nel versamento F24, senza la noiosa duplicazione nei moduli 770. La rivoluzione non si ferma qui. Dal 2024, i committenti di lavoratori autonomi in regime forfettario non dovranno più preoccuparsi della Certificazione Unica. Questo esonero è il frutto di un cambio di prospettiva legato all’obbligo di fatturazione elettronica, una mossa che semplifica ulteriormente la vita dei contribuenti.
La riforma fiscale si estende anche alla ritenuta d’acconto sui redditi da lavoro autonomo, offrendo una maggiore flessibilità nei versamenti. È ora possibile rimandare il pagamento se le ritenute totali nel mese non superano l’importo di 100 euro, una misura che sarà certamente apprezzata da coloro che gestiscono cifre più contenute. Le scadenze per le ritenute del 4% operate dai condomini subiscono una modifica, con una nuova scadenza anticipata al 16 di giugno e dicembre. Questo cambiamento, insieme alle altre innovazioni, mira a semplificare e razionalizzare ulteriormente gli adempimenti fiscali.
L’apice delle novità è rappresentato dal modello 770 del 2024, che introduce una modalità sperimentale per la comunicazione dei dati delle ritenute e delle trattenute attraverso l’F24. Inizialmente limitata ai sostituti d’imposta con un numero di dipendenti non superiore a 5 al 31 dicembre dell’anno precedente, questa opzione di semplificazione sarà attivata tramite adesione implicita, coprendo l’intero periodo d’imposta.
In conclusione, il decreto legislativo si configura come un vento di cambiamento positivo, trasformando il modo in cui i contribuenti affrontano gli adempimenti fiscali. Con una serie di innovazioni, semplificazioni e opzioni più flessibili, il decreto promette di rendere il sistema tributario italiano più efficiente ed equo per tutti i soggetti coinvolti