Con una disposizione, il Governo ha modificato il calendario fiscale: ecco cosa cambia e cosa c’è da sapere assolutamente.
Lo start dell’anno 2024 è segnato da importanti modifiche nella gestione fiscale per i contribuenti del nostro Paese, in particolare per chi lavora con partita IVA. Una delle principali novità interessa la scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi. Il termine, infatti, è stato anticipato.
Questo cambiamento fa rima con la tendenza già riservata ai lavoratori dipendenti e ai pensionati e modifica così, eliminandola, la precedente scadenza che invece era segnata al 30 novembre. Le modifiche appena enunciate sono state legittimate nel Decreto Legislativo approvato in via definitiva il 19 dicembre 2023, che ha lo scopo di rendere più agevoli gli obblighi fiscali di chi paga le tasse e i contributi.
Il decreto interviene anche sulle scadenze per il pagamento delle imposte, inserendo un termine esteso fino al 16 dicembre 2024 per il pagamento dell’ultima rata. Un’altra modifica da evidenziare si può notare in merito alla presentazione della dichiarazione dei redditi. La scadenza è stata resa più uguale per tutti i contribuenti, inclusi i titolari di partita IVA, al 30 settembre 2024. Per i soggetti IRES, tuttavia, il termine per l’invio è stato anticipato dal giorno finale dell’undicesimo al nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta.
Perché il Governo Meloni ha cambiato il calendario fiscale
L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha spiegato queste nuove misure sottolineando il desiderio di rendere più veloce il controllo delle dichiarazioni per pagare più rapidamente eventuali rimborsi. Inoltre, anticipare le scadenze rende più agevole la preparazione delle dichiarazioni precompilate e l’ok su gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità).
Dal 2023, l’Agenzia delle Entrate procede anche a predisporre la dichiarazione precompilata per i titolari di partita IVA, espandendo il servizio già disponibile per i lavoratori dipendenti e pensionati. Il nuovo metodo include la precompilazione di informazioni relative a familiari, oneri detraibili e deducibili, e certificazioni emesse dai sostituti d’imposta.
In più, per il periodo d’imposta 2023, sono state inserire novità nel pagamento delle imposte. I contribuenti potranno usufruire di una rateizzazione automatica delle somme dovute, senza la necessità di esercitare un’opzione specifica al momento della presentazione della dichiarazione. L’Agenzia delle Entrate valuterà l’intenzione del contribuente attraverso il suo comportamento, ampliando la dilazione dei pagamenti a un’ulteriore rata con scadenza al 16 dicembre 2024.
Questa possibilità si applica sia ai pensionati e ai dipendenti, sia ai titolari di partita IVA. News interessanti anche per rimborsi IRPEF ai lavoratori dipendenti: è stata inserita la possibilità di richiedere direttamente all’Agenzia delle Entrate il pagamento del rimborso, trascurando l’intermediario aziendale. In caso di saldo IRPEF dovuto, il contribuente può trasmettere il pagamento con un Modello F24, evitando così la trattenuta aziendale in busta paga.