1800 euro spesi che tornano indietro. Così funziona il bonus verde, un incentivo mirato agli ambienti a contatto con la Natura.
Esiste un bonus che arriva fino a 1.800 euro ed è destinato a proprietari di giardini e terrazze, è una detrazione fiscale a beneficio di chi si assume l’impegno di mantenere e migliorare le aree private scoperte verdi, così che diventino un giardino.
Bonus per giardini e terrazze, l’importo è alto
Il bonus vuole incentivare i proprietari di zone verdi a pendersene cura. Rientrano nell’incentivo anche l’ideazione di pergolati, giardini pensili e l’allestimento di fiori, piante e fioriere balconi o terrazze. Non bisogna necessariamente creare dal nulla: il bonus premia anche chi cura un giardino già esistente l’importante con un’innovazione, purché sia permanente e non mobile.
Dal bonus sono dunque esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria di giardini già esistenti senza nulla di nuovo.
Per ricevere il bonus il proprietario dell’area da rimettere a nuovo deve anticipare i soldi per gli interventi che in parte saranno restituiti a titolo di sconto sull’Irpef. L’incentivo stabilisce una detrazione del 36% su una spesa massima di 5.000 euro, quindi se si spende meno la quota di detrazione sarà inferiore. Il beneficiario potrà ricevere 10 quote annuali di pari importo: 180 euro l’anno per 10 anni nel caso spenda 5 mila euro.
Il beneficio è escluso per tutti gli immobili che non destinati all’uso abitativo. Se l’immobile ha un utilizzo promiscuo, sia abitativo che d’ufficio, ad esempio, il beneficio riconosciuto è pari alla metà, ovvero al 50% della detrazione che sarebbe spettata per un immobile a uso abitativo. Questo significa che il beneficio copre fino al 18% della spesa sostenuta.
Bonus verde, tutte le possibilità
Rientrano nel beneficio sistemazione di aree verdi scoperte in aree private di edifici a uso abitativo, la realizzazione di pozzi o di impianti di irrigazione, così come le coperture a verde.
Per avere diritto al bonus bisogna conservare le ricevute o fatture rilasciate dalla ditta che ha eseguito i lavori. I pagamenti dovranno essere tracciabili. Il beneficiario dovrò produrre un’autocertificazione con la somma delle spese. Queste verranno annotate nel modello 730 e segnate nel quadro E con il codice 12.